Fonderie Soliman, i licenziati protestano davanti al Tribunale di Vicenza
Mercoledi 21 Maggio 2014 alle 22:19 | 0 commenti
Oggi, 21 maggio, gli ex lavoratori delle Fonderie Soliman spa di Malo, hanno manifestato davanti al Tribunale di Vicenza per chiedere che venga fissata immediatamente l'udienza che riguarda il loro licenziamento. Come spiega il sindacalista USB Germano Raniero "il presidio viene fatto perché ad un anno dall'inizio la causa contro la Soliman è ancora sospesa, è stata fatta solo la prima udienza il 17 settembre e ad oggi il magistrato non ha ancora fissato la nuova data per la prossima". Â
I lavoratori sono stati licenziati nel momento della fusione tra Rossano Fond e Fonderie Soliman, alcuni di loro hanno accettato la buonuscita, altri hanno versato gli ultimi contributi per la pensione e i rimanenti si trovano oggi in balia della giustizia che non procede nel fissare una nuova udienza della causa in atto. Il licenziamento, a loro dire, è totalmente ingiusto in quanto è stato assunto nuovo personale e si stanno facendo straordinari anche al sabato per soddisfare tutte le commesse. Gli ex lavoratori Soliman, tutti extracomunitari, sono padri di famiglia e ritengono che sarebbe stato possibile trovare altre modalità per preservare il loro posto di lavoro. Molti  hanno già finito il periodo degli ammortizzatori sociali e dichiarano: "Non vogliamo la carità , vogliamo lavorare, non ci siamo arresi quando siamo stati licenziati e non ci arrendiamo nè oggi nè domani. Abbiamo tentato anche di chiedere una mediazione alla proprietà , proponendo la riduzione della nostra giornata di lavoro pur di mantenere il posto ma non c'è stata concessa. Non sappiamo più come riuscire a sfamare i nostri figli. E' un'ingiustizia questa attesa per sapere quando si potrà avere la prossima udienza. La famigerata riforma Fornero doveva servire a sveltire le cause e questi sono i risultati!" I rappresentanti sindacali hanno poi chiesto un colloquio alla segreteria: è stato fissato per domani l'appuntamento con il Presidente per sottoporre alla sua attenzione il ritardo e successivamente andare dal magistrato incaricato.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.