Quotidiano | Categorie: Lavoro

Fondazione Zoè, le dieci professioni che mancano in Italia

Di Comunicati Stampa Lunedi 6 Febbraio 2017 alle 17:12 | 0 commenti

ArticleImage

In Italia, rimane vacante il 22% delle posizioni aperte nel settore digitale a causa della mancanza di professionalità adeguate. Nel nostro Paese, i giovani occupati nel settore digitale sono solo il 12%, contro iI 16% della media europea. Le tecnologie stanno cambiando il modello del lavoro e secondo stime della Commissione europea nel 2020 ci saranno in Italia 900.000 posizioni per professioni digitali non coperte. Università e imprese sono pronte a investire in questi nuovi settori? Quali sono le figure più ricercate? Fondazione Zoé, si legge in un comunicato stampa, nell'ambito di un percorso civile finalizzato a far incontrare giovani e mercato del lavoro, fabbisogni delle imprese e mondo della formazione, mercoledì prossimo, 8 febbraio, alle 18, apre le porte dell'Health & Quality Factory in viale della Chimica, 9 a Vicenza, per un incontro dedicato alle 10 professioni digitali che mancano in Italia.

Si va dell'user experience director che gestisce l'esperienza-utente all'interno di spazi complessi (virtuali e fisici), al data analyst esperto nella lettura e analisi dei dati, dal digital copywriter che gestisce contenuti pubblicitari su piattaforme digitali (siti web, piattaforme e-commerce, ecc.), al community manager, addetto alla gestione di una comunità virtuale con i compiti di progettarne la struttura e di coordinarne le attività. Sono settori particolarmente promettenti per le giovani generazioni. A rispondere a queste domande ci saranno Lorenzo Gottin, CEO di Develon che si occupa di strategie di comunicazione online, Paolo Gubitta, professore di organizzazione aziendale all'Università di Padova e direttore scientifico dell'area Imprenditorialità della Fondazione CUOA, Enrico Maggi, ‎CEO di Opensymbol, società specializzata in Customer Relationship Management che ha al suo attivo oltre 200 progetti, e Sergio Novello, presidente e amministratore delegato di Sonepar Italia, azienda leader in Italia della distribuzione di materiale elettrico.

 

Coordineranno l'incontro Laura Cailotto e Luca Romano.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network