Quotidiano | Categorie: Fatti

La Fondazione Roi dei presidenti Gianni Zonin e Ilvo Diamanti: la costante è il mutismo dei due "smemorati"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 13 Gennaio 2018 alle 13:43 | 0 commenti

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Chi ci legge e chi legge i giornali nazionali (dal CorSera a Il Fatto) sa quanto è accuratamente nascosto da quelli locali: la causa milionaria e intimidatoria intentataci da Gianni Zonin, in qualità di presidente e con i soldi della Fondazione Roi, e che ha precorso quella per soli... 410.000 euro di Luca Zaia per i fondi europei e regionali della formazione. La motivazione della richiesta temeraria di quel sant'uomo di Zonin? Solo l'aver raccontato e documentato fino al cessare delle sua carica, cosa che abiamo continuato anche dopo, la verità sulla sua mala gestio dell'ente voluto dal marchese Giuseppe Roi.

Lui, con un lascito di circa 100 milioni di euro tra cash, patrimonio artistico e valori mobiliari e immobilari, voleva statutuariamente che fosse supportata esclusivamente l'attività del museo civico di Vicenza, alias Palazzo Chiericati; Zonin, il suo "amico" diventatone presidente alla sua morte, aveva tasformato la Roi in "un'emanazione della BPVi" e in un bancomat per la banca stessa stessa e il sottobosco del potere vicentino.

Ebbene sulla vicenda e sui dati richiesti sulla vecchia gestione ci hanno risposto con accurate informazioni, a volte con qualche ritrosia para-burocratica ma altre con maggior solerzia, tutti gli enti interessanti e interpellati nell'ultimo anno: il Comune di Vicenza che gestisce i rapporti tra Roi e Chiericati, la Regione Veneto che ha funzioni di controllo sulle Fondazioni, l'Università di Bergamo, preso la quale insegna a tempo pieno, salvo specifiche autorizzazioni, Giovanni Carlo Federico Villa, il discusso e a volte smemorato sui suoi ruoli "direttitivi" presso i muesi come il suo "maestro" Zonin lo è stato in Commissione banche sull'esercizio dei suoi poteri nei cda della Banca Popoalre di Vicenza che pure ha presieduto per circa 20 anni..

Ebbene tutti gli enti hanno risposto ma uno no, cioè quello più coinvolto anzi quello alla base di tutto, la Fondazione Roi.

Ma quello che è più triste è che non solo la Roi mai ha risposto alle nostre domande neanhe con un "vaffa", ma che, se muta è stata la Fondazione presieduta da Zonin, più muta ancora, perchè più volte interpellata invano, è quella presieduta da un anno e passa da Ilvo Diamanti che aveva sventolato all'assunzione dell'incarico la bandiera della parola "trasparenza".

Per non aggiungere allo smemorato di Collegno e a quello di Vicenza, lo Zonin della Commissione banche, anche lo smemorato di Caldogno, Ilvo Diamanti, ripetiamo, caso mai avesse solo diemnticato di rispondere alel nostte aleno 3 PEC, quanto più volte e con un numero crescente di domande gli abbimo chiesto: "Fondazione Roi: dopo atti ricevuti da Regione Veneto e interrogatori di Gianni Zonin la nuova richiesta di VicenzaPiù a Ilvo Diamanti e al cda Roi: non nascondete i documenti!".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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