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Flow, arte contemporanea italiana e cinese in dialogo nel salone della Basilica palladiana

Di Comunicati Stampa Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 15:52 | 0 commenti

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Dal 25 marzo al 7 maggio 2017 il salone superiore della Basilica palladiana di Vicenza ospita Flow, arte contemporanea italiana e cinese in dialogo, un evento nel quale l'arte contemporanea si fa strumento di comprensione e interrogazione reciproca fra due culture. Flow è un'occasione di scoperta e la seconda tappa di un work in progress avviato con la prima edizione tenutasi nel 2015, che ha confermato il desiderio e la necessità diffusi di trovare canali di comunicazione fra Italia e Cina che avvicinino in modo efficace e fertile i due mondi. In breve: l'occasione di un dialogo vero. La mostra è organizzata da Associazione Culturale YARC in collaborazione con l'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, con il sostegno dell'Istituto Confucio di Venezia e il patrocinio della Regione Veneto.

Flow, arte contemporanea italiana e cinese in dialogo è stata presentata oggi in Basilica palladiana dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e da Maria Yvonne Pugliese, co-curatrice della mostra. "Flow ritorna in Basilica a due anni dalla prima edizione e segna anche l'avvio di una nuova stagione di esposizioni nel monumento palladiano - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Nel 2016, infatti, in assenza dell'allestimento che è stato tolto nella scorsa primavera, il salone al primo piano si è prestato per eventi di vario genere: complessivamente il monumento ne ha accolti circa un centinaio. A partire da marzo, invece, ospiterà Flow, un'esposizione molto importante che farà crescere il territorio in un dialogo tra Italia e Cina all'insegna dell'arte contemporanea. La proposta ha l'ambizione di potersi sviluppare collocandosi in una dimensione diacronica, tant'è che dopo due anni Flow ritorna con nuove prospettive guardando coraggiosamente a sviluppi futuri. La continuità del progetto negli anni si associa ad uno sguardo in un ambito circoscritto: la messa a confronto di due mondi eccede dalla dimensione espositiva a favore di dialogo tra Italia e Cina che ci aiuta a superare l'incomprensione per conoscere forme d'arte differenti rispetto alla nostra che Flow ci aiuta ad apprezzare".

"Flow è una mostra ma soprattutto una piattaforma di dialogo tra Italia e Cina che coinvolge pienamente la città - è poi intervenuta Maria Yvonne Pugliese, co-curatrice della mostra - Accanto alle novità, verranno mantenuti in questa seconda edizione gli aspetti che hanno funzionato già nella precedente: l'innovativo modello di mostra che mette al centro l'esperienza dell'artista e connette il pubblico con le loro poetiche attraverso i video e i testi del catalogo, un approccio che abbiamo proposto nel 2015 e che quest'anno coincide con il "cambio di atteggiamento" presentato dal presidente Baratta per la prossima Biennale d'arte di Venezia. Cambierà invece la relazione con lo spazio, che non avrà nessun tipo di struttura o divisione interna, a differenza del 2015 quando ci siamo dovuti relazionare con un allestimento già esistente. Vogliamo lasciare inalterata la sensazione di entrare in un monumento. Gli artisti hanno realizzato installazioni, video e allestimenti in relazione con lo spazio che saranno accostati in base alle forme e alle poetiche. Le finestre del salone non saranno oscurate quindi nell'arco della giornata la lettura stessa della mostra potrà cambiare. Le strutture saranno pochissime e specifiche per ogni opera. Per fare un esempio del rapporto con il monumento cito Arthur Duff, che presenterà un lavoro con il laser verde che verrà proiettato sulla volta della Basilica, e Francesco Candeloro che proporrà il suo lavoro che necessariamente mantiene un rapporto con la luce naturale. L'inaugurazione sarà preceduta, il pomeriggio, dal FlowTalk, incontro tra i filosofi Marcello Ghilardi e Riccardo Caldura, che si concentrerà sulla parola "dialogo" vista da parte Occidentale e Orientale. Ci saranno diversi eventi collaterali che coinvolgeranno varie realtà della città. Il 26 avremo la performance live di Giovanni Morbin. Successivamente avremo un incontro con un importante allenatore di calcio che ha avuto un'esperienza in Oriente che ci aiuterà a capire perché la Cina ha interesse per questo sport e come si allena uno sportivo proveniente da una cultura così distante. Ci sarà un collegamento in occasione della giornata internazionale del Tai Chi prevista a parco Querini a fine aprile: i maestri di Tai Chi saranno in quell'occasione ospiti in Basilica in serata. Infine abbiamo riattivato un'intensa e entusiasmante relazione di lavoro con il liceo Pigafetta per coinvolgere gli studenti, come già fatto nella precedente edizione".

Flow presenta 25 artisti e 29 opere selezionati fra Italia e Cina che hanno scelto gli strumenti e i punti di vista più diversi. Performance live, ceramica, plexiglas, neon, lana, passando per carta e tela e arrivando alle tecnologie digitali e a composti di uso comune completamente rivisitati, come liquidi antigelo e profilati in alluminio, per fare alcuni esempi: ogni materia diventa forza viva nelle mani e nella mente di ciascun artista. I curatori, Maria Yvonne Pugliese e Peng Feng, hanno lavorato sul valore essenziale proprio di ogni opera d'arte, affermando in questa mostra la priorità dell'oggetto rispetto alla sua interpretazione. Gli artisti italiani e cinesi invitati ad esporre presentano ciascuno una o più opere e esprimono la loro poetica in assoluta libertà, contando su uno spazio espositivo aperto, senza vincoli, dove ogni lavoro dialoga direttamente con tutti gli altri e con il pubblico.
Le opere d'arte contemporanea cinese si collocano accanto, di fronte, di fianco alle opere italiane offrendo al visitatore un contrasto stimolante che rende evidente la particolarità di ogni scelta: perché quella tecnica?, perché un video anziché una tela?, perché il colore o il non colore?, perché ciascuno è diverso, se è diverso davvero? Flow provoca domande a cui ciascuno è libero di dare una risposta e, nel farlo, avvicinarsi a una cultura altra che diventa controparte di un dialogo autentico e, allo stesso tempo, l'occasione per imparare qualcosa di nuovo su di sé. Per agevolare l'incontro fra il visitatore, al centro dell'attenzione dei curatori, e gli artisti, Flow ha creato due canali supplementari. Il primo è il video originale autoprodotto nel quale ciascun artista racconta il percorso di idee e azioni che lo ha portato a realizzare quella particolare opera. Il secondo è FlowTalk, l'incontro che inaugura la mostra il 24 marzo, e che vede protagonisti due filosofi chiamati ad approfondire il senso della parola cardine di Flow: dialogo. Il video dell'incontro verrà proiettato ogni giorno e reso quindi disponibile a tutti i visitatori in ogni momento.

Gli artisti italiani invitati: Bertozzi&Casoni, Francesco Candeloro, Simone Crestani, Arthur Duff, Angelo Formica, Piero Gilardi, Franco Ionda, Enrico Iuliano, Eva Marisaldi, Giovanni Morbin, Margherita Morgantin, Roberto Pugliese, Arcangelo Sassolino, Cristina Treppo, Dania Zanotto.

Gli artisti cinesi invitati: Aniwar Mamat, Bu Hua, Chao Brothers, Cui Xiuwen, Geng Xue, Li Binyuan, Li Wei, Shang Yang, Tian Xiaolei, Yuan Gong.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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