Flat Tax, il governo della “restaurazione”
Giovedi 7 Giugno 2018 alle 14:51 | 0 commenti
Come riportato dalle agenzie di stampa, alla domanda “Perché la flat tax?†il neoministro e capo della Lega, Matteo Salvini risponde: "Perché è giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse. Perché spende e investe di più. L'importante è che ci guadagnino tutti: se uno fattura di più, risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più, e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. Il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere".
Finalmente la verità . Questo nuovo governo, che vuole tagliare le tasse ai più ricchi, non è quello del “cambiamento†ma quello della “restaurazioneâ€, di un ritorno al passato remoto. Un passato dove esistevano diritti (e privilegi) solo per i ricchi e ai poveri veniva concessa unicamente la carità . È seguendo questi concetti che, quei “lorsignori†che sono al governo, agiscono. Nella società alla quale vorrebbero si tornasse è la benevolenza dei pochi ricchi, la loro presunta “generosità â€, che permetterebbe la sopravvivenza dei tantissimi poveri. Una società nella quale i diritti costituzionali universali, l'uguaglianza, la solidarietà , la giustizia sociale diventano concessioni da parte di chi “sta meglioâ€.
Questo “nuovo†governo nulla dice e niente farà sull'evasione fiscale che sottrae alla collettività oltre 130 miliardi di euro ogni anno (lo ha riaffermato recentemente anche Cottarelli che non è certo né sprovveduto né utopista).
I ricchi non pagano le tasse? Evidentemente, per Salvini e soci “giallo-verdiâ€, va bene così. Rendiamoci conto che la flat tax è, di fatto, il trionfo delle disuguaglianze dovute al possesso di ricchezza con una sorta di “legalizzazione†dell'evasione fiscale (i ricchi sono autorizzati a pagare il meno possibile). È lo smantellamento, nel concreto, della Costituzione. Chi è ricco lo sarà sempre di più, e dipenderà solo dal suo buon cuore se chi è povero avrà qualche briciola in aggiunta alla fame.
Tutto meno che equità fiscale. Tutto meno che redistribuzione del reddito. Tutto meno che avere tutti le stesse opportunità .
Lo Stato che viene disegnato da “lorsignori†è quello di qualche secolo fa, non c'è nulla di nuovo. Solo vecchie disuguaglianze che avanzano minacciose.
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