Quotidiano | VicenzaPiùComunica | Categorie: Musei

Flagellazione di Cristo alla colonna, sabato convegno a Maddalene

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Marzo 2012 alle 15:36 | 0 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza  -  "Jacopo Da Ponte o la sua bottega?" è il titolo del convegno per la presentazione della "copia d'autore" della "Flagellazione di Cristo alla colonna" che si terrà sabato 31 marzo alle 17 nella chiesa di Maddalene Vecchie. L'iniziativa è organizzata dal Comitato per il recupero del Complesso Monumentale di Maddalene e si pone l'obiettivo di far conoscere l'opera realizzata da Corrado Zilli di Vicenza raffigurante il celebre dipinto attribuito alla bottega di Jacopo Da Ponte datato 1580 circa e da oltre cinquant'anni conservato presso la Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati.

La nicchia posta sopra l'altare di sinistra entrando nella quattrocentesca chiesa di Maddalene Vecchie, è rimasta dalla metà degli anni Sessanta priva del suo pezzo pregiato nonostante si sia cercato di sostituirlo con una fotoriproduzione deterioratasi, tuttavia, troppo in fretta. Il Comitato, lo scorso anno ha quindi deciso di provvedere per far tornare in quella nicchia vuota una copia del quadro originale, incontrando la disponibilità di Corrado Zilli, docente nel liceo Martini fino a qualche anno fa, grazie al supporto finanziario della famiglia Soprana con Stefano Soprana. Il lavoro dell'artista, iniziato lo scorso mese di giugno 2011, si è concluso felicemente nei giorni scorsi ed ora l'opera potrà essere ammirata da chiunque dopo la cerimonia inaugurale alla quale il Comitato sta alacremente lavorando.

L'evento, a cui interverrà anche l'assessore alla cultura Francesca Lazzari, è stato pensato anche per approfondire le conoscenze su un'opera d'arte sulla cui attribuzione non c'è unanimità fra gli studiosi che nei decenni scorsi l'hanno studiata. Cercheranno di portare nuovi contributi gli interventi del professor Franco Barbieri, di Elisa Avagnina, direttrice dei Musei Civici di Vicenza, dello stesso Corrado Zilli e di Gianlorenzo Ferrarotto. Basti pensare che, del dipinto presente alla Pinacoteca cittadina, esistono altre tre copie autentiche uscite dalla bottega dei Da Ponte: la più importante, la cui attribuzione a Jacopo Da Ponte è certa, si trova ora al Willumsen Museum di Frederikssund (Danimarca), una seconda si trova presso la Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano; la terza, del tutto simile anche nelle dimensioni a quella di Maddalene, si trova al North Carolina Museum of Art.
Interessante risulterà anche calarsi nella realtà veneta di fine ‘500 ed inizio ‘600, periodo sicuramente molto florido di opere d'arte e di artisti di assoluto valore che hanno arricchito numerose chiese e palazzi del territorio veneto oltre ad aver contribuito a creare un floridissimo mercato che ha interessato anche le corti principesche europee che non hanno voluto lasciarsi sfuggire opere di grandi artisti oggi valutate migliaia di euro. Tra questi mercanti stranieri si sono inseriti i nobili veneziani che, per servizio alla Serenissima e per dare lustro ai propri ricchissimi palazzi sul Canal Grande sono divenuti celebri mecenati di artisti commissionando loro numerosissime opere d'arte per Palazzo Ducale a Venezia ma anche per le loro sontuose dimore tanto in laguna quanto in Terraferma. Con l'opera di Zilli, la chiesa di Maddalene Vecchie tornerà ad avere uno dei suoi tesori più preziosi che per oltre trecento anni, a partire dalla metà del 1600, ne aveva abbellito la navata. Non sarà l'originale cinquecentesco dapontiano, ma la qualità della "copia d'autore" odierna non si discosta poi molto da quella conservata a Palazzo Chiericati: così affermano i pochi privilegiati che già hanno potuto ammirarla. Per quanti vorranno verificarlo di persona, dunque, l'invito a non mancare alla "prima", sabato 31 marzo prossimo a Maddalene Vecchie.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network