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Accordo ex Zambon ... c'è, Variati: residenza, parcheggio e parco pubblico entro cinque anni

Di Martina Lucchin Lunedi 29 Luglio 2013 alle 18:41 | 0 commenti

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Inizia oggi quella che potrebbe essere l’ultima e definitiva vita dell’area del quartiere di S. Bertilla denominata ex Zambon. Dopo il via libera del  consiglio comunale della settimana passata è stato infatti firmato questo pomeriggio l’accordo tra il Comune di Vicenza e la Zambon Group che impegna la multinazionale farmaceutica nella bonifica dell’area di 32 mila metri quadrati sita tra via Cappuccini e via Monte Zovetto. 

Con la firma del sindaco Achille Variati e della rappresentante della ditta Elena Zambon si chiude il contenzioso aperto da quattro anni tra i due soggetti con l’assunzione da parte della società del costo della bonifica ( 25 milioni di euro) e della successiva riqualificazione della porzione che rimarrà di proprietà comunale, in tutto circa 20 mila metri quadrati. Dopo essere stata la prima sede della multinazionale, divenuta negli anni ottanta per due terzi comunale, per un periodo sede dell’Amcps e ad oggi deposito comunale in attesa della bonifica, nel futuro dell’ex Zambon ci sono quindi un parco pubblico ed un nuovo parcheggio. La Zambon in cambio potrà realizzare un complesso residenziale. 

L’accordo fortemente voluto dal sindaco e dalla sua giunta, che ha sfornato la delibera di interesse pubblico all’inizio di giugno completando il precedente lavoro di Francesca Lazzari, ha però sollevato le critiche delle opposizioni che sostanzialmente ne sottolineano la poca chiarezza. Variati ha quindi ribadito “che si tratta di una transazione più che equa, anzi pendente dalla parte pubblica”. “Si evitano i tempi lunghissimi della giustizia italiana e si sa che i tempi sono quattrini – sottolinea il sindaco – E anche se il comune avesse vinto il contenzioso il successivo disinquinamento sarebbe stato fatto secondo i parametri di una area produttiva e non residenziale. Così l’area non sarebbe potuta tornare ad essere un bene pubblico”. 

E sempre nell’ottica del  “tempo =  denaro” Variati e l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza si augurano che dopo i tre anni previsti per la bonifica si realizzi il parco entro la fine del mandato amministrativo. Perché (ad oggi) ne sono passati 35 da quando la zona è stata acquistata dal Comune senza poter essere restituita alla città a causa delle sostanza inquinanti ritrovate. E perché la riuscita di una delle bonifiche più cospicue del Veneto figurerà sicuramente bene nei curricula dei due democratici al loro ultimo mandato rispettivamente da sindaco e da assessore.

 

 

Segue la nota ufficiale

E' stato firmato oggi, dopo il riconoscimento dell'interesse pubblico approvato dal consiglio comunale venerdì scorso, l'accordo tra Comune e Zambon per la bonifica e la riqualificazione della storica area ex industriale tra via Monte Zovetto e via Cappuccini. Alla firma erano presenti il sindaco Achille Variati, accompagnato dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza che con i settori ambiente e urbanistica ha seguito il lungo iter verso la definizione della bonifica e dell'accordo urbanistico, ed Elena Zambon, presidente di Zampon SpA in rappresentanza della proprietà.L'accordo prevede che la società si faccia carico della bonifica dei terreni con un esborso di 24,5 milioni di euro, di cui 1,5 milioni destinati agli interventi di emungimento e depurazione delle acque che potranno protrarsi anche per 20 anni dopo la fine dei lavori. 

Il Comune ottiene 16 mila metri quadrati - praticamente la metà dell'area - di parco attrezzato e un parcheggio pubblico di 3 mila metri quadrati che darà risposta alla congestione della sosta in quel comparto.
“Senza considerare i tempi della giustizia – ha detto il sindaco, ricordando che questo con accordo decade il contenzioso con Zambon su quale fosse la quota di bonifica a suo carico – seguendo la via giudiziaria, nel migliore dei casi, avremmo ottenuto il risanamento di terreni utilizzabili a solo scopo industriale. Non certo per farvi un parco pubblico e una zona residenziale. Anche per questo motivo ritengo che questa operazione penda nettamente dalla parte dell'interesse pubblico. Il percorso per arrivare a questo risultato è stato particolarmente lungo e complesso, ma ero certo che anche Zambon, che aveva ceduto l'area al Comune nel lontano 1979, volesse chiudere una partita che rilancia la sua presenza a favore della salute nel mondo proprio a partire da Vicenza, la sua città”.
“Questa conclusione – ha commentato Elena Zambon - dimostra che privato e pubblico possono trovare soluzioni concrete se lavorano insieme e rende chiaro cosa significhi per un'azienda avere una responsabilità verso il benessere sociale, che è molto più ampio di quello produttivo, secondo la logica dell'impresa integrale che unisce il business ai valori”.
“Con questo accordo – ha concluso l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza – la città ottiene la riqualificazione completa di un'area strategica lungo la spalla ovest, peraltro con una riduzione a quasi un terzo della potenzialità edificatoria prevista dal vecchio prg. Tra le tante bonifiche che questa città deve fare, è la prima volta che un'azienda che ha operato nel corso del tempo in un'area provvede anche a restituirla nella sua interezza alla comunità”.

Dopo la bonifica, che durerà circa tre anni, Zambon dovrà presentare un piano attuativo per la realizzazione, su 7 mila metri quadrati posizionati sul lato nord dell'area, di edifici residenziali per un volume massimo di 30 mila metri cubi, che consumeranno meno territorio sviluppandosi in altezza, e che sorgeranno su una piastra di 5 mila metri quadrati riservata a parcheggi e autorimesse private.
Le nuove costruzioni dovranno rispettare i principi della bioarchitettura, dal risparmio energetico all'utilizzo delle energie rinnovabili.
L’accordo prevede anche l'abbandono del contenzioso in essere tra il Comune di Vicenza e Zambon sui costi e responsabilità di bonifica dell’area.
Il passo successivo, oltre alla bonifica, sarà l’approvazione da parte del consiglio comunale della variante urbanistica che recepirà i contenuti urbanistici dell’accordo nel Piano degli Interventi tramite una scheda urbanistica. Tale scheda normerà l’attuazione degli interventi, i parametri urbanistico-edilizi, le opere di urbanizzazione e i principali aspetti da inserire nella convenzione attuativa da sottoscrivere entro un anno dall’entrata in vigore della variante al PI. Seguirà l’approvazione del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) con il quale verranno definite in modo puntuale le caratteristiche plani-volumetriche degli edifici e le opere di urbanizzazione.
L’accordo firmato oggi dà attuazione ad una delle più importanti azioni di riqualificazione previste dal PAT del Comune di Vicenza e persegue gli obiettivi per la cosiddetta “Spina Ovest”, cioè la riconnessione delle relazioni tra le parti della città, il potenziamento della componente ambientale della città consolidata, il rafforzamento dei servizi pubblici e di pubblico interesse, la promozione e il supporto alla mobilità sostenibile, la promozione di interventi edilizi di elevata qualità architettonica e costruttiva.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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