Finanziaria Regionale, acqua svenduta alle multinazionali
Lunedi 26 Marzo 2012 alle 14:44 | 0 commenti
Nicola Giangregorio, Comitato C.R.E.D.I.C.I. - Nella Finanziaria Regionale 2012, oltre alla reintroduzione del tributo consortile ed alla riduzione di 28 milioni di euro per il sociale, si rileva nel silenzio collettivo dei media, la conferma della riduzione dei diritti di prelievo sulle acque minerali che passano da 3 euro a 1,5 euro per metro cubo imbottigliato. Sconcertante, direi, soprattutto in concomitanza con la giornata mondiale per l'acqua.
E dopo il referendum a tutela della stessa come bene comune ed in previsione di una probabile siccità senza precedenti. Con quasi 3 miliardi di litri di acqua minerale imbottigliata, il Veneto è tra le prime regioni in Italia per produzione ed il 50% dell'acqua prelevata da fonti e sorgenti venete viene dispersa. Infatti ogni anno (record nazionale) nelle 19 concessioni autorizzate si imbottigliano 2.415.671.214 litri d'acqua a fronte di 5.000.000.000 circa emunti, con un duplice danno alla comunità veneta: la perdita di un bene pubblico prezioso, il limitato e mancato introito del canone regionale.
Eppure il business dell'oro blu in bottiglia continua ad essere sottovalutato nonostante l'insostenibile conseguenza per la collettività sotto il punto di vista economico ed ambientale. Basta pensare che l'utilizzo di oltre 350mila tonnellate di PET, per un consumo di circa 700mila tonnellate di petrolio e l'emissione di quasi 1 milione di tonnellate di CO2. Solo il 78% sono in plastica e solo un terzo viene riciclato mentre i restanti due terzi finiscono in discarica o in un inceneritore. Ad alto impatto ambientale è anche il trasporto dato che solo il 15% delle bottiglie viaggia su rotaia, mentre il resto si muove sul territorio nazionale su gomma. Ma la sottovalutazione diventa colpevole e comincia a puzzare di marcio, quando queste scelte seguono ad una recente compensazione, con fondi regionali, per i danni provocati dagli impianti di imbottigliamento. Infatti a Gennaio sono stati distribuiti un milione e 350 mila euro, di cui quasi 500 mila euro sono stati destinati al comune di Scorzè, prevedendo inoltre un ulteriore finanziamento per tre progetti di sensibilizzazione al risparmio idrico e al consumo consapevole dell'acqua, per un importo complessivo è di 105 mila euro. Ma chi vorrebbero sensibilizzare il popolo bue e becco? A fronte di questi regali alle aziende di acqua minerale, che spendono milioni di euro in pubblicità , si perderanno, oltre al benessere del nostro territorio, anche 10 milioni di euro in tre anni che diventano 20 se pensiamo al periodo 2009/2012. Ma la politica marchettara di un governo a trazione leghista non fa sconti ai cittadini Veneti anzi dimostra, nel suo piccolo, di essere in grado di replicare gli insegnamenti di Roma Ladrona mettendosi a disposizione delle multinazionali come la Nestlè e legiferando in netto contrasto con i principi dello Statuto Veneto, che stabilisce la tutela dell'acqua come bene comune e risorsa da preservare per le future generazioni.
Qualcuno diceva "paroni a casa nostra" allora se a casa nostra, sotto mentite spoglie, qualcuno cerca di dissipare le nostre risorse, per biechi interessi, forse è arrivato il momento che vada a fuori da casa nostra.
Comitato C.R.E.D.I.C.I. - Nicola Giangregorio
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