Finanziamenti indebiti, per la scuola privata!
Mercoledi 28 Luglio 2010 alle 23:08 | 0 commenti
Cliccando sul link, il lettore potrà trovare un articolo ricavato da "L'Adige" di Trento del 10 luglio. Cose che non si vorrebbero mai leggere, ma che purtroppo fanno parte integrante di un'amministrazione statale ormai allo sbando e più che mai ostaggio dei poteri forti, primi fra tutti USA (Obama, Nobel per la guerra) e Vaticano (Benedetto XVI, alias Scarpette Rosse).
Esistesse un'opposizione (che non esiste perché si tratta di pezzenti politici), almeno ci sarebbe la soddisfazione di vedere sputtanati i responsabili, ma lo spettacolo che ci offre "questa" opposizione, fatti i debiti complimenti a quei "piccoli pezzi" magari anche un po' pazzi che effettivamente non hanno paura di parlare, se non ci facesse ridere ci darebbe il voltastomaco (voglio rimarcare il concetto: il voltastomaco ce lo darebbe se avesse una parvenza minima di serietà , ma così ci fa solo ridere, magari di un riso amaro).
Non voglio riassumere l'articolo, ognuno se lo legga. Qui, ragazzi, abbiamo passato il segno di quel po'! Tredici milioni di finanziamenti in un solo anno ad un solo istituto scolastico privato cattolico. Ripeto: uno solo. Quante sono in Italia le scuole private, il 99,99% delle quali sono cattoliche?
Se (per assurdo) ognuna di esse avesse percepito 13 milioni di euro in un anno, a quanto assommerebbe il totale? E quanto si sarebbe potuto fare per la scuola pubblica con quelle risorse che a suon di Costituzione è l'unica alla quale lo Stato è tenuto a fornire quanto spetta per il buon funzionamento? Perché la Costituzione parla chiaro: possono esistere e funzionare tutte le scuole private che i privati vogliono istituire, ma in totale assenza di oneri per lo Stato. Ma "questo" stato ha fatto strame della Costituzione e, oltre a conferire foraggiamenti diretti alle scuole cattoliche, affossa la scuola pubblica e fornisce sostegno alle famiglie che affidano i figli alla scuola privata.
Di fronte al mondo siamo alla berlina per una serie di situazioni pietose, ma questa, improntata al più tragico (per noi) neoliberismo, colpisce al cuore la democrazia, prima, e la scuola italiana, poi, che, sia detto per inciso, era una delle scuole migliori esistenti al mondo. Attualmente non oso pensare a quale punto della graduatoria ci troviamo.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.