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Filivivi Lanerossi dimenticata da media e sindaco di Piovene: oggi in Confindustria

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Maggio 2012 alle 09:21 | 0 commenti

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Riceviamo un appello denuncia firmato che pubblichiamo dando piena solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie e sperando che azienda e Confindustria, insieme ai politici locali, rispondano al meglio e con i fatti anche loro a questo ennesimo grido di dolore. Per non dover poi lamentare a posteriori gli effetti della "tensione sociale". La redazione

Buongiorno, sono una dipendente di Filivivi, ex Lanerossi, di Piovene Rocchette, società al 50% tra Marzotto e Verzoletto. Da alcuni giorni sono diventata uno dei 127 esuberi su 144 dipendenti che l'azienda metterà entro breve in mobilità.

Stiamo tentando di fermarli, di salvare il salvabile, sia per il grave impatto sulle famiglie che questo piano comporta, sia per la storicità di Lanerossi di cui lo stabilimento di Piovene è rimasto l'ultimo baluardo in Italia.

Quello che lamentiamo maggiormente è la TOTALE assenza di sostegno da parte del sindaco del paese, la, a nostro avviso, troppo scarsa visibilità che alcuni quotidiani ci hanno dato, in taluni casi come nel Giornale di Vicenza di giovedì us dove nel pubblicare le foto dell'azienda hanno abilmente tolto il logo Lanerossi, quasi a non voler far sapere chi siamo veramente. In effetti il marchio Filivivi non lo conosce nessuno, il marchio Lanerossi è ben più noto.
Il lavoro è calato nettamente e i bilanci sono negativi, sappiamo per primi, noi operai, che le cose non vanno bene, nè nel nostro settore nè in generale, tuttavia non vogliamo che un'altro pezzo di storia del vicentino emigri la produttività nella Romania. Parliamo di circa 8 milioni di chili di manifattura portata nell'Est.

Vi chiediamo di seguirci, di darci visibilità, di tentare qualsiasi cosa.
Oggi, presso l'associazione industriali del capoluogo, si terrà un incontro tra RSU, Sindacati e vertici aziendali per definire il piano di mobilità, tra i dipendenti è una sorta di spada di Damocle che ormai solletica il collo dei più.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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