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Filctem su sigillature contatori: solidarietà a chi fa lavori impopolari

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 14 Maggio 2012 alle 10:39 | 0 commenti

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Giuliano Raimondo, FILCTEM-CGIL  -  Premessa la totale solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti di Equitalia, propongo, con l'occasione, un punto di vista per il necessario dibattito sul tema delle sigillature dei contatori, in particolare quello del bene comune indispensabile per la vita delle persone, qual'è l'acqua potabile.
Nel condividere la totale solidarietà della CGIL, alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti di Equitalia, oggetto di inaccettabili "aggressioni" - in quanto ingiustamente individuati come responsabili delle decisioni per le modalità adottate dalla stessa Equitalia per il recupero di evasioni di tributi fiscali di varia natura, va ribadito che questi lavoratori adempiono esclusivamente ad un dovere "imposto" dal loro datore di lavoro che, nel caso di specie, è lo Stato.

Sono lavoratori dipendenti che hanno diritto alla tutela a partire, nel caso di specie, dalla prevenzione da aggressioni di qualsiasi tipo e da ogni parte provengano. Va difesa la loro dignità contro il crescente e pericoloso clima di aggressione, alimentato anche dagli effetti di una crisi economico-sociale drammatica di cui non si vede soluzione.
Ma uguale solidarietà va riservata anche ai dipendenti di Società di servizio pubblico come quello dell' acqua, del gas, e dell'enegia elettrica. Società come quelle del gas, che in alcuni casi arrivano a far sigillare i contatori degli utenti che non pagano le bollette, tramite altre società. Per l'utente-cliente in stato di morosità, ossia per l'attività impopolare degli stacchi o sigillature, si appalta l'azione ad altra società - è il caso nel gas, cosi l'immagine del fornitore non viene più di tanto offuscata. Sovente i lavoratori devono sigillare anche "sbrigativamente", a fronte di situazioni di povertà, di vero disagio o in presenza di situazioni di famiglie con persone portatori di handicap, le quali anche ignorano, parte delle regole di tutela che sono concreto diritto all'erogazione indispensabile, come l'assistenza agli svantaggiati in situazioni di indigenza. Oggi, in situazione critica dobbiamo annoverare anche i cosiddetti "esodati", i quali non possono attendere i tempi del Ministro Foriero e del Governo; ma ci sono anche i senza reddito! Queste categorie di sfortunati, come vengono garantiti, per esempio, del diritto all'acqua, da parte dei sindaci dei Comuni proprietari le società dei servizi idrico integrato, i quali siedono tutti negli scranni dell'Assemblea delle singole A.T.O. ove si decidono i piani d'ambito e tariffe per l'acqua?
E poi: quali regole civiche comuni vi sono per il trattamento di coloro che non sono in grado di pagare le bollette del servizio idrico, quale bene comune indispensabile per la vita delle persone?
Sulla sigillatura dei contatori dell'acqua per chi è in morosità, occorre una attenzione in più in quanto l'acqua è, come detto, bene comune e diritto universale. Questa attenzione io credo che debba essere considerata a monte, ossia dalla Regione e dalle Assemblee delle varie A.T.O. e di conseguenza dai Sindaci dei Comuni proprietari delle Società gestori il ciclo idrico, tramite una procedura unica corredata da adeguato regolamento, e non delegata alle variabili interpretazioni delle singole società gestori, perché il problema è di caratura civico-politica in quanto si tratta, come detto, di un diritto importante per la vita delle persone e per l'igiene. (e già che siamo sul tema acqua, io credo che debba essere valutata a fondo la proposta di garantire la fornitura di una misura quantitiva minima di acqua potabile per abitante, a prescindere dal censo e, oltre a quella misura, applicare tariffe progressive onde evitarne lo spreco in quanto bene non infinito)
Non vorrei essere compreso male quando domando se quell'acqua non pagata da chi concretamente non può pagarla (i sindaci possono e devono sapere i nomi dei residenti che non possono pagarla) è proprio quella quantità che destabilizza i bilanci delle imprese distributrici a fronte di perdite in rete che oscillano dal 15 a oltre il 50°% dell'acqua immessa nelle reti stesse?
Ritornando alla tutela preventiva da aggressioni, tra i servitori dello Stato, devono essere considerati anche i dipendenti delle società preposte alla gestione dei beni comuni universali come quelle che gestiscono l'acquedotto pubblico. Anche a questi va garantito che, per la effettuazione delle sigillature previste in termini di un necessario regolamento "civico" vi sia anche una organizzazione del servizio che garantisca la presenza di almeno due persone - per singolo intervento - addette alla delicata funzione, come garanzia di prevenzione da atteggiamenti o comportamenti lesivi della loro immunità fisica, perché viviamo in un clima sociale sempre più in difficile. Un clima che incide sempre più spesso sull'equilibrio psichico di persone provate e molto sensibili, le quali, alle volte minacciano, e qualche caso aggrediscono oltre al verbo, i lavoratori che devono svolgere il lavoro ai quali sono "comandati", come la sigillatura dei contatori di servizio pubblico.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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