Fiere, Vicenza-Rimini gestirà ad Arezzo i due appuntamenti sull'oro
Martedi 24 Gennaio 2017 alle 08:52 | 0 commenti
Fiere orafe, a Rimini-Vicenza la gestione delle manifestazioni di Arezzo. «Da qui ad aprile possono maturare alcune acquisizioni, in Italia e all’estero». Non aveva chiarito i bersagli, Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg, il neonato Italian Exhibition group che da novembre ha fuso le fiere di Rimini e Vicenza. E alla vernice di venerdì di VicenzaOro January, affiancato dal vice Matteo Marzotto e dal direttore generale Corrado Facco, aveva scelto la linea del basso profilo. In realtà è già chiaro quale sia il primo tassello di un programma che non si fermerà lì: le due manifestazioni orafe di Arezzo Fiere, Oro Arezzo a maggio e Gold Italy a ottobre, con un accordo operativo già per quest’anno, che Arezzo Fiere dovrà ratificare nell’assemblea soci del 7 febbraio.
L’accordo è nato sotto Natale e conferma innanzitutto nei fatti la capacità di essere polo attrattore che la fusione tra Vicenza e Rimini si sperava consegnasse Ieg. Nel caso delle fiere orafe, portando subito al punto d’arrivo il rapporto esistente da due anni tra Vicenza e Arezzo, pur già in una diversità di dimensione cresciuta in modo esponenziale dopo la fusione con Rimini (ne è nato un polo da 130 milioni di ricavi contro i 5 di Arezzo), che ha chiuso un passato di concorrenza frontale. Complice l’apertura nel 2015 di VicenzaOro Dubai, in aprile, e la pressione del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che aveva spinto per l’intesa: Vicenza, che aveva rinunciato alla terza edizione di VicenzaOro a maggio, e Arezzo avevano accettato di coordinare i calendari, con i toscani chiamati anche a spingere la partecipazione delle aziende locali verso Dubai. Ora il passo ulteriore, di fronte alle difficoltà di Arezzo Fiere e alla necessità in prospettiva di un aumento di capitale difficile per una srl di soci pubblici. In questo senso l’accordo con Ieg rappresenta una via d’uscita che mette in sicurezza la fiera e le sue manifestazioni principali. E cristallizza il quadro delle manifestazioni a maggio, di fronte al ritorno d’interesse del settore per un salone primaverile, a cui Vicenza stava tornando a guardare dopo lo stop degli ultimi due anni, anche in rapporto allo spostamento del salone di VicenzaOro Dubai da aprile a novembre. La bozza di contratto, stesa all’inizio di gennaio dallo studio Tombari di Firenze (lo stesso conosciuto in Veneto per aver lavorato sull’azione di responsabilità di Veneto Banca), di fatto sistema la questione e fa di Ieg l’unico organizzatore di fiere orafe in Italia, mantenendo però l’edizione di maggio ad Arezzo. Secondo quanto uscito in questi giorni, il contratto prevede un affitto di ramo d’azienda da parte di Ieg delle due manifestazioni aretine per quattro anni per un milione e 60 mila euro annui, a cui se ne aggiungono 86 mila per i servizi e le strutture prestate. Al termine dei quattro anni, l’accordo va rinegoziato e Ieg avrà un’opzione di acquisto per 4,3 milioni, con l’impegno a mantenere gli eventi ad Arezzo «salvo incontrovertibili motivi di mercato che ne impongano il trasferimento provvisorio in altra sede». Una rivoluzione per il settore orafo italiano, che vive oggi la giornata conclusiva di VicenzaOro January. Le prossime due settimane sono decisive. Primo appuntamento, il consiglio comunale di Arezzo che discuterà della vicenda il 2 febbraio, per votare un mandato al Comune (socio con il 10%) per l’assemblea dei soci di Arezzo Fiere che il 7 febbraio deciderà sul contratto. Convocazione dopo il rinvio dell’assemblea di giovedì scorso, per lo stop imposto direttamente dal governatore della Regione Toscana (socia al 41%), Enrico Rossi, che ha chiesto di discutere la scelta, preoccupato dalle possibile perdita a lungo termine delle manifestazioni. Dall’altro lato il governo preme per l’accordo e le associazioni imprenditoriali e la Camera di commercio locale, che detiene il 23%, sono schierate con la Fiera per l’accordo, che permetterebbe con i 4 anni di affitto di chiudere i 4 milioni di debito spesi sul quartiere fieristico. In mezzo il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, sabato in fiera a Vicenza a discutere con i vertici di Ieg e con gli stessi espositori dell’accordo, orientato alla fine a dire di sì, e che ieri semmai ha rilanciato, sostenendo l’alternativa di affidare l’intera gestione di Arezzo ad Ieg. Il tempo stringe e il contratto per la nuova escalation sul fronte dell’oro va firmato entro il 15 febbraio, anche per fissare calendario e organizzazione.
Di Federico Nicoletti, da Corriere del Veneto
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