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Fiat: questura nega corteo alla Fiom. Landini: sabato organizzati per colpire chi manifestava

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 17 Ottobre 2011 alle 21:03 | 0 commenti

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Ad oggi non è stata autorizzata la manifestazione dei lavoratori Fiat e Fincantieri promossa dalla Fiom Cgil per venerdì 21 a Roma. Landini: "Fondamentale scendere in piazza dopo i fatti di sabato. Alle nostre iniziative volto scoperto e mani libere".
La Questura di Roma non ha ancora autorizzato il corteo dei lavoratori Fiat-Fincantieri promosso dalla Fiom per il prossimo venerdì 21 ottobre. Lo ha riferito il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini. Al momento, ha spiegato, è autorizzato solo il concentramento a Piazza Esedra, mentre sono negate tre piazze richieste per l'arrivo del corteo (Landini a Vicenza nella d'archivio).

"Per noi fare il corteo è necessario a maggior ragione dopo quello che è successo sabato - ha spiegato Landini nel corso di una conferenza stampa - Chi si è organizzato da mesi lo ha fatto per colpire chi manifestava. Noi garantiamo la sicurezza. Nelle nostre manifestazioni non si viene con i caschi e con gli zaini pieni di cose. Si viene con la faccia scoperta e con le mani libere".
Landini ha spiegato che la Fiom ha chiesto alla Questura inizialmente di poter fare il corteo da piazza Esedra verso piazza Navona, rifiutata questa piazza è stata proposta dal sindacato piazza Farnese. Ma anche questa, la settimana scorsa, è stata rifiutata perché troppo vicina a piazza Navona. Oggi è stata chiesta piazza Santi Apostoli per l'arrivo del corteo ma anche questa piazza è stata negata. Al momento - ha spiegato Landini - resta solo l'autorizzazione al concentramento dei lavoratori in piazza Esedra mentre non è prevista ad oggi la possibilità di sfilare in corteo. Alla manifestazione organizzata per protestare sulla situazione della Fiat, della componentistica e di Fincantieri, parteciperà, ha annunciato Landini, anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
"Chi viene alle nostre manifestazioni - ha detto ancora Landini - vuole difendere la democrazia. Per questo ribadisco la richiesta alla questura: vogliamo sfilare, vogliamo dare la parola ai lavoratori. Siamo pronti a garantire la sicurezza del corteo a cui si verrà senza caschi e a mani libere".
Landini è poi entrato nel merito delle ragioni della protesta e dello sciopero proclamato per il 21 in tutto il gruppo Fiat. Il segretario della Fiom ha reso noto che per oltre un terzo dei lavoratori degli stabilimenti italiani del Lingotto i giorni di lavoro nei primi nove mesi dell'anno sono stati meno di 40 mentre per il resto hanno dovuto contare solo sulla cassa integrazione.
Dunque, la Fiom torna a chiedere all'azienda di conoscere il piano industriale e denuncia i ritardi nei lanci annunciati di nuovi prodotti. In particolare la Fiom sottolinea che a Mirafiori (5.400 addetti) si è lavorato in media 35 giorni su 205 lavorativi in 9 mesi mentre a Pomigliano i giorni lavorati sono stati 37. A Termini Imerese dove si produce la Lancia Y (1.400 addetti) si sono lavorati in media 94 giorni mentre a Melfi (5.300 dipendenti) sono stati lavorati 147 giorni su 205. Quasi a pieno regime ha girato lo stabilimento di Cassino (Bravo, Giulietta e Delta per circa 4.600 lavoratori) con 169 giorni mentre in Sevel Val di Sangro dove si produce il Ducato (6.300 addetti) la linea è stata sempre in attività con 205 giorni lavorati su 205.
"Molti prodotti - ha detto il segretario nazionale Fiom Giorgio Airaudo, citato dall'Ansa - sono slittati rispetto ai tempi prospettati, altri sono scomparsi. Ci saranno effetti drammatici per i lavoratori con un allungamento dei tempi di cassa integrazione. Noi temiamo che a Mirafiori prima o poi ci sia una dichiarazioni di esubero per gli enti centrali. E sono terribili - ha aggiunto - gli effetti sulla componentistica".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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