Festival ville Venete, l'esperienza della rete nella valorizzazione del patrimonio culturale
Domenica 23 Ottobre 2011 alle 10:07 | 0 commenti
Irvv - Fontanella (Irvv): "oggi la scommessa è 'abitare' le ville! Che le risorse ricavate dalle dismissioni delle ville ritornino in rete e per finalità di tutela e riqualificazione!". "E contro la burocrazia: uno sportello unico per i proprietari di villa!"
Sul tema della dismissione delle ville di proprietà pubblica decise dalla Regione del Veneto rilancia la presidente dell'Istituto Regionale Ville Venete Giuliana Fontanella: "Come ho già detto l'eventuale alienazione di queste ville può e deve portare ad una loro valorizzazione per renderle motore culturale ed economico e turistico del territorio in cui sono inserite. Ma dico di più: che le eventuali risorse ricavate dalle alienazioni vengano nuovamente rimesse in rete e finalizzate alla tutela e alla riqualificazione del patrimonio delle ville venete, mettendo in moto così un circuito virtuoso sotto il profilo economico che già Mazzotti e Negro avevano posto alla base del funzionamento dell'Ente Ville venete".
E' uno dei punti del discorso conclusivo del convegno di oggi a Villa Cortarini-Camerini di Piazzola sul Brenta della Presidente dell'Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) sul tema dell'importanza di creare rete tra i diversi attori del mondo della cultura e delle ville venete.
Giuliana Fontanella ha anche lanciato l'idea di realizzare uno sportello unico per favorire la difficile gestione delle ville da parte dei proprietari che devono tutti i giorni scontrarsi con la burocrazia e rapportarsi con gli enti locali, ma anche con diversi uffici ministeriali.
"Come CdA dell'IRVV abbiamo anche pensato di appoggiare una campagna per la deducibilità dei biglietti di ingresso in parchi, giardini e ville, e nei musei", ha proseguito Fontanella, "per incentivare in questo tempo di crisi economica, la fruizione dei luoghi di cultura. Deducibilità già applicata in alcuni paesi del Nord Europa! Insomma dobbiamo osare di più per uscire dalla crisi!"
Nel discorso conclusivo di questa settimana di Festival delle Ville Venete (che chiude domani con villa Contarini aperta al pubblico) Giuliana Fontanella ha anche rilanciato la carta dei servizi promossa insieme all'assessorato al Turismo della Regione. "Aderire a determinati standard di accesso, fruibilità e sicurezza è la base per fare rete", ha spiegato la presidente, "O meglio, come si fa a promuovere dal sistema turistico regionale una villa che non apre al pubblico? sarebbe un danno al turismo stesso!"
Altro tema caro a Giuliana Fontanella è quello dell'accessibilità e quindi del superamento delle barriere architettoniche (nel pieno rispetto dei manufatti): ha annunciato lo stanziamento di risorse finalizzate a questo tipo di progetti. Anche le energie alternative inoltre possono venire incontro alle esigenze dei proprietari alle prese con emorragie economiche rilevanti finalizzate al mantenimento di ville e giardini: "abbattere le bollette di illuminazione e riscaldamento è ormai necessario: vedremo cosa si potrà fare per agevolare gli investimenti iniziali necessari!"
Infine tra i programmi dell'IRVV vi è l'interesse ad approfondire il capitolo fiscale, quello sulla sicurezza e quello assicurativo.
"Ora che l'Istituto si trasferirà nella sede operativa di Mira, ovvero nella villa Venier (via Mira Vecchia)", ha sottolineato Fontanella, "vivremo anche noi in prima persona tutte le problematiche di gestione di un fabbricato con manufatti artistici e di gestione del giardino!"
Notizia: il trasferimento della sede operativa dell'IRVV (gli uffici amministrativi e tecnici) da Venezia centro a Mira come stabilito dalla Giunta regionale, avverrà tra la fine di novembre e dicembre!
Al convegno di oggi dopo i saluti della presidente della Provincia Barbara Degani e del vicepresidente della Regione del Veneto Marino Zorzato, si sono susseguiti due interventi corposi uno sui giardini storici del professor Antonio Foscari della IUAV di Venezia e l'altro sul valore delle ville venete del professor Paolo Rosato dell'Università di Firenze. Giardini significa paesaggio e paesaggio territorio: salvaguardare questi giardini storici significa salvaguardare il territorio e renderlo appetibile a livello turistico. E la presenza di dimore storiche in una determinata zona porta alla crescita del valore degli immobili che vi stanno attorno.
Successivamente sono intervenuti esperti del settore che hanno portato delle buon pratiche di gestione e di rete sia sul territorio sia a livello regionale. L'architetto Alberto Torsello ha parlato della rete messa a punto con l'acquisto di villa Emo e del Castello di Collalto da parte del Credito cooperativo di Treviso. Il segretario generale della Cultura della Regione del Veneto Angelo Tabaro ha sottolineato come le ville venete per il nostro territorio siano una summa di arte e cultura, un patrimonio inestimabile che ora sta cercando strade per diventare maggiormente produttivo: "Le ville venete sono una ricchezza indiretta", ha affermato Tabaro, "succede spesso che nella cultura e nel turismo il pubblico investa e il privato guadagni a livello di indotto! Nel turismo questa situazione è più che evidente".
Bona Zanuso, manager di villa Trissino ha raccontato l'esperienza di rete delle ville vicentine ed ha affermato che il suo mandato è creare utili: "la cosa è possibile anche senza trasformare le ville in alberghi o Spa, ma creando rete con il territorio (enti locali, associazioni, fondazioni) e presentandosi nel modo giusto ai circuiti turistici. Il segreto? far pagare il biglietto!"
Ed ha concluso Zanuso: bisogna però che il territorio lavori in sinergia con la villa, la consideri una attrattiva e motore di cultura ed economia, e viceversa che la villa offra al territorio i benefici dell'indotto!"
Il presidente dell'associazione Ville Venete, Alberto Passi, ha messo l'accento sui tanti piccoli network locali che vanno raccolti una rete globale delle ville venete. "Se sono 200 le ville aperte al pubblico e che quindi portano turismo, in realtà ce ne sono 4mila che se anche sono chiuse portano il loro contributo nel paesaggio".
Presenti sul tavolo dei relatori anche l'onorevole Lia Sartori, presidente del CISA (centro internazionale di studi Andrea Palladio di Vicenza) che ha portato l'esperienza europea e internazionale della mostra sui 500 anni del Palladio e il sindaco di Mira, Michele Carpinetti, consigliere di amministrazione dell'IRVV e rappresentante in seno all'ente presieduto da Giuliana Fontanella come rappresentante dell'ANCI che ha portato l'esperienza della rete tra le ville della Riviera del Brenta.
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