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Federmanager Vicenza e Backtowork del Gruppo 24 Ore sostengono le imprese

Di Edoardo Andrein Venerdi 27 Febbraio 2015 alle 17:10 | 0 commenti

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Accordo tra Federmanager Vicenza, la più grande associazione in Italia con 1.200 iscritti, e Backtowork a sostegno delle imprese. Maurizio Pini, presidente Federmanager Vicenza e Alessandro Vianello, coordinatore di Backtowork per il Triveneto, società del Gruppo 24 Ore, accompagneranno le piccole imprese o start up nella ricerca di competenze qualificate utili ad affrontare il mercato attuale.

La presentazione di Federmanager con le parole degli intervenuti:

Scopo dell’operazione portare i manager nelle aziende, con le proprie competenze e il proprio capitale, facendo incontrare due interessi. Un’evoluzione sia del manager rimasto senza lavoro a causa della ristrutturazione di molte ditte in conseguenza della crisi; sia dell’impresa, che necessita delle competenze del professionista per sviluppare il proprio business e di risorse finanziarie.

Il tipo di aziende cui il progetto si rivolge sono soprattutto micro e piccole imprese con un fatturato entro i 5 milioni di euro. In particolare sono: start up; imprese esistenti in condizioni economico-finanziarie sane, ma con un problema di mancanza di prospettive future; aziende in difficoltà economiche, ma con un ramo aziendale interessante e valorizzabile.

Ruolo di Backtowork, che attualmente conta un database con 3.003 aziende, 2.274 manager investitori e oltre 364 investitori (cioè manager non interessati alla gestione), con un potenziale di investimento di 491 milioni di euro, è appunto far incontrare le imprese con i professionisti più adatti alle loro esigenze. Da settembre 2013 sono stati 70 i rapporti instaurati.

Le principali tipologie di richieste sono: aziende operanti prevalentemente sul mercato domestico, che vogliono internazionalizzarsi e che necessitano di un manager commerciale; aziende che vogliono rendere la produzione più efficiente, magari introducendo la lean production, che cercano un professionista di tipo tecnico; aziende manifatturiere o di servizi, che vogliono implementare il sistema di controllo di gestione e che hanno bisogno quindi di competenze amministrative. Altre ditte necessitano invece di una pluralità di manager.

«I manager - sottolinea Maurizio Pini, presidente di Federmanager Vicenza – hanno pagato un forte tributo alla crisi, con una percentuale di licenziamenti più alta rispetto ad ogni altra categoria. In questo contesto il manager può mettere a disposizione delle aziende le proprie competenze, affiancare a questo lavoro un investimento tra i 100.000 e i 150.000 euro o scegliere di dare un apporto esclusivamente finanziario. In un momento in cui il posto fisso è sempre meno frequente, il “salto” da manager dipendente a piccolo imprenditore è un’evoluzione naturale e se si sa giocare un’opportunità in più. Un passo che va ben analizzato e incoraggiato».

«Per l’azienda – conclude il presidente – i vantaggi sono sia sul piano dell’acquisizione di professionalità sia su quello finanziario. Il manager, infatti, grazie alle sue competenze ha maggiori capacità rispetto al personale di una banca di valutare se un prodotto o un progetto abbiano o meno sbocchi e possibilità di sviluppo. L’iniezione di capitale privato aiuta quindi quelle piccolissime realtà che faticano ad ottenere credito, ma che necessitano di liquidi per crescere e magari andare sui mercati internazionali».

«Backtowork – afferma Vianello – vuole aggregare due risorse e costituire un canale utilie al rilancio e alla valorizzazione di energie che altrimenti andrebbero perse, mettendo insieme manager con altissime competenze e micro e piccole imprese, che hanno bisogno di cambiare i propri sistemi. Un’opportunità vincente per entrambe le parti. In Veneto sono 450 le aziende che hanno mostrato interesse e Federmanager Vicenza è la prima in Italia ad aderire alla nostra proposta. Tendiamo infatti a privilegiare convenzioni territoriali e Vicenza rappresenta un punto focale per la realtà italiana».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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