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Federcontribuenti:obbligazioni Lehman Brothers

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 2 Ottobre 2010 alle 17:22 | 0 commenti

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Federcontribuenti  -  "Al via i ricorsi contro le banche che hanno venduto obbligazioni Lehman Brothers". Parla Marco Paccagnella, vicepresidente Federcontribuenti: "Abbiamo degli elementi per ritenere che questa volta i ricorsi andranno a buon fine".

La notizia è di quelle importanti. Forse, tra qualche anno qualcuno dirà "Tutto è partito da lì. La svolta è iniziata quel giorno in cui mi è giunta questa voce", ma Marco Paccagnella, Vicepresidente di Federcontribuenti, la prima fra le associazioni a sostegno dei consumatori a lanciare questa notizia, ostenta tranquillità quando dice "Il nostro pool di esperti giuridici, dopo più di un anno passato a studiare il caso ha finalmente sciolto la riserva e ci ha dato il via libera ad accogliere le numerose segnalazioni che ci sono pervenute da coloro che hanno perso considerevoli quantità di denaro a seguito del crack delle Lehman Brothers". Ma forse è necessario un passo indietro: era il settembre del 2008 quando la Società statunitense Lehman Brothers Holdings Inc, fondata nel 1850, faceva l'annuncio di quella che è passata alle cronache come la più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti d'America. Un fiume di denaro perso in obbligazioni che fino a qualche giorno prima erano date come le più sicure, milioni di risparmiatori in tutto il mondo messi in ginocchio e naturalmente anche in Italia e nel Veneto. Dal momento che è parso subito inutile rivalersi contro l'ex colosso finanziario americano per riavere il proprio denaro, le cause intentate si sono rivolte verso gli intermediari che hanno distribuito le obbligazioni Lehman Brothers, vale a dire le Banche. In un certo senso si è ripetuto quanto già avvenuto con i crack Cirio, Parmalat o i famigerati bond argentini. Ma le sentenze fino ad ora avute non sono state incoraggianti, tanto da indurre Federcontribuenti a mantenere un basso profilo e decidere di lasciare il tempo necessario ai propri consulenti giuridici per valutare la complessità del caso. La notizia è che la riserva è stata sciolta: le cause si possono fare, ergo si possono vincere.
Presidente Paccagnella, perché fino ad ora le azioni giudiziarie contro le Banche che hanno venduto obbligazioni Lehman Brothers non hanno avuto esito positivo?
"Fino ad ora, in sede di contenzioso avente ad oggetto il risarcimento del danno da negoziazione dei titoli Lehman Brothers, sono state riproposte le medesime ragioni di difesa che hanno, peraltro, ottenuto soddisfacenti risultati in materia di bond Argentina e di corporate bond . Allora le cause funzionarono perché in quel caso i titoli obbligazionari emessi da Paesi Emergenti, o da società commerciali, risultavano censurabili a fronte della mancata applicazione di adempimenti formali e di obblighi informativi che costituiscono sempre una responsabilità contrattuale dell'intermediario. Infatti, i titoli commerciali risultavano caratterizzati da un rating speculativo e pertanto costituivano di per sé un investimento con alti margini di rischio. L'inadempimento contrattuale dell'intermediario era per lo più ravvisabile, nella quasi totalità dei casi, dalla mancanza di corrette e adeguate informazioni sulle caratteristiche del titolo negoziato. Diversamente i titoli emessi dal colosso bancario americano erano caratterizzati da un rating rassicurante e da quel che so, fino ad ora le cause proposte dai consumatori con riguardo alle obbligazioni Lehman Brothers ove siano state impostate adottando lo stesso schema difensivo utilizzato per contestare la responsabilità

dell'intermediario nel rapporto col cliente per le negoziazioni dei titoli Cirio, Parmalat e Argentina, non hanno avuto soddisfacenti risultati. In conclusione, le banche hanno avuto ragione sulle pretese degli investitori posto che i rating classificavano i titoli Lehman alla stregua di obbligazioni estremamente sicure.Ne era riprova, secondo quanto pubblicizzato dalle banche, la loro scarsa rimuneratività. È quindi evidente che il contenzioso fondato sulle medesime argomentazioni usualmente fatte valere per titoli che presentino un rating basso e quindi un profilo di rischio maggiore, ben difficilmente potrebbe avere un esito positivo nel caso di negoziazione di obbligazioni Lehman Brothers".
Ma perché secondo Federcontribuenti questa volta è possibile ravvisare la responsabilità delle banche?
"Perché le banche avrebbero potuto tranquillamente e tempestivamente rilevare la rischiosità del titolo, già dal 2007, ove, con la diligenza imposta loro dal legislatore, avessero prontamente utilizzato gli indici rivelatori delle turbolenze di mercato di cui avrebbero dovuto essere a conoscenza. Gli elementi che caratterizzano la responsabilità dell'intermediario nel caso dei Lehman vanno piuttosto ricercati nelle note assicurative che le banche hanno pubblicizzato per siffatti prodotti. Il Management Risk, struttura propria di tutti gli istituti finanziari, avrebbe dovuto conoscere, la reale volatilità del titolo negoziato, utilizzando criteri di adeguata diligenza e professionalità. Era notorio, sul mercato finanziario, che l'attività del colosso finanziario americano fosse caratterizzata da negoziazioni di prodotti a breve di sproporzionato rischio".
Il default della Lehman Brothers ha avuto pesanti ripercussioni sull'economia globalizzata ed in particolare sul risparmio. Come è stato possibile che le maggiori agenzie di rating non avessero indicato l'alta rischiosità delle sue obbligazioni?
"Questo è avvenuto perché da un punto di vista strettamente tecnico occorre rilevare che il rating ha carattere statico, poiché si fonda sulla valutazione di elementi periodici e formali, quali bilanci e le scritture contabili. Da solo, non incrociato con altri criteri di valutazione (c.d. dinamici, o di mercato), non può essere sufficiente per una valutazione del prodotto da parte di un soggetto, che è autorizzato ad operare in qualità di intermediario tra il mercato finanziario e il mercato retail, in un regime di sostanziale oligopolio, in considerazione della sua necessaria qualificazione professionale. La scarsa attendibilità che le agenzie di rating hanno dimostrato è confermata dalle proposte di riforma che la Comunità Europea ha di recente imposto agli Stati membri i quali sono tenuti ad adottare adeguati strumenti di vigilanza e di controllo della qualità e attendibilità dell'attività di analisi finanziaria e valutazione delle agenzie di rating. C'è una riforma a tal proposito e dovrebbe entrare in vigore entro il 2011. Nell'attesa, registriamo con soddisfazione quel che ci dicono i nostri consulenti giuridici, professionisti che hanno acquisito nel corso degl'anni una specifica esperienza in materia di diritto bancario e assicurativo, con particolare riguardo al settore degli investimenti finanziari e gli aspetti delle responsabilità degli intermediari e dei promotori finanziari. Insomma: secondo loro, si può proporre un'azione giudiziaria, purché supportata da un'idonea relazione tecnica. Anzi, posso rivelare che qualche atto di citazione è già stato notificato in qualche tribunale del Nord Italia.
Che elementi dovrebbe contenere la relazione tecnica a supporto di un'eventuale azione giudiziaria?


"Ritengo sia necessaria, prima di affrontare un contenzioso così complesso, acquisire mediante consulenza tecnica parecchi elementi: per iniziare, le caratteristiche delle obbligazioni Lehman Brothers, a seconda della emissione di riferimento e le probabilità implicite del default alle date precedenti il fallimento della banca americana in base ad indicatori dinamici quali, ad esempio, i Credit Default Swap (CDS). Poi: il rischio emittente attraverso diversi dati di mercato (valore di mercato degli asset, leverage, volatilità ecc..), relazionato all'adeguatezza dell'operazione rispetto al profilo finanziario del cliente e all'eventuale conflitto di interesse esistente tra la società emittente e la Banca intermediaria, tenendo conto che i principali istituti bancari italiani avevano partecipazioni incrociate con la Banca Lehman Brothers. Accanto a questo, considerato che i titoli Lehman erano inseriti nel "Listino PattiChiari" predisposto dal Consorzio costituito dall'ABI al fine di indirizzare il risparmiatore verso investimenti sicuri, pensi un po', credo che la relazione tecnica dovrebbe analizzare le clausole poste a tutela dell'investitore offerte dal Consorzio "PattiChiari" e i criteri di scelta adottati dal Consorzio PattiChiari ai fini del'inserimento delle obbligazioni nel "Listino PattiChiari". E per concludere il Value at risk (VaR) giornaliero e settimanale e le variazioni dei prezzi dell'obbligazione Lehman oggetto della consulenza. Credo che con l'acquisizione di tali elementi e la loro attenta valutazione potremo giungere alla conclusione che già dalla metà del 2007 le obbligazioni emesse dalla Lehman Brothers non potevano assolutamente più essere annoverate tra le obbligazioni sicure".
Che tempi prevede per le eventuali cause che patrocinerete?
"La durata delle cause civile non può essere determinata con certezze. I nostri avvocati ci dicono sempre che essa è condizionata da fattori oggettivi quali la completezza dell'organico del Tribunale presso cui si agisce e dal relativo carico di contenzioso. Tuttavia si può ragionevolmente ritenere che una causa, sia pure complessa sotto il profilo tecnico e giuridico oltreché processuale, possa avere una durata media determinabile fra i due e i tre anni".
Marco Paccagnella
Vice Presidente Nazionale Federcontribuenti


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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