Quotidiano | Categorie: Politica

FdS di Vicenza: appello per la manifestazione del 12 maggio a Roma

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 2 Maggio 2012 alle 21:03 | 0 commenti

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Federazione della sinistra  -  La Federazione della Sinistra di Vicenza invita tutte le donne e gli uomini di buona volontà di unirsi alla manifestazione che si terrà a Roma il prossimo 12 maggio.

In quella data dovrà diventare visibile e forte l'opposizione alle scelte del governo Monti. Un governo che impone sacrifici insopportabili alle lavoratrici e ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati. Un governo che non fa nulla di concreto per contrastare la disoccupazione e le delocalizzazioni ma che toglie investimenti allo sviluppo, all'istruzione pubblica, alla sanità.

In questa situazione Monti e i suoi ministri devono dare le dimissioni. I cittadini devono poter tornare a scegliere il proprio governo.

Invitiamo tutti i vicentini a sostenere quella che è la prima manifestazione nazionale di contrapposizione alla politica neoliberista di chi è stato imposto al governo del paese.


Per la Federazione della Sinistra di Vicenza
Giorgio Langella (segr.prov. PdCI-FdS)
Giuliano Ezzelini Storti (segr.prov. PRC-FdS)

Chi volesse partecipare alla manifestazione può prenotare un posto nella corriera organizzata dalla FdS di Vicenza chiamando Christian Farina al cell. 3478026332 o scrivendo a [email protected]

Appello per la manifestazione del 12 maggio a Roma

L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro

Mai come in questo momento la Costituzione della Repubblica rischia di essere travolta a partire dall'articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".

Il valore e la natura stessa della democrazia e dei diritti del lavoro sono infatti gravemente sviliti da controriforme e manovre economiche inique, esplicitamente dettate da poteri politici e finanziari esterni al sistema istituzionale del nostro Paese.

Il Governo Monti, pur formalmente legittimato dal sostegno della maggioranza trasversale di un Parlamento ampiamente logorato nella propria rappresentanza e credibilità, a partire dalle stesse modalità elettorali che lo hanno espresso, agisce al di fuori di un mandato popolare.

L'introduzione del vincolo del pareggio di bilancio subordina l'esigibilità dei diritti sociali e alla salute, all'istruzione, alla previdenza e all'assistenza alle "superiori" ragioni del mercato.

La riforma del lavoro, con lo svuotamento dell'articolo 18 e la sostanziale liberalizzazione del lavoro precario, segna un salto di qualità nel dominio e nella ricattabilità del lavoro i cui diritti sono già in via di destrutturazione per l'attacco portato dal governo Berlusconi alla contrattazione nazionale e alla democrazia sindacale.

Queste politiche sono tanto inique socialmente, quanto recessive e fallimentari sul terreno economico, e stanno portando il paese in un baratro senza precedenti.

Opporsi a queste politiche e concorrere alla costruzione di un modello sociale ed economico alternativo è pertanto dovere di ogni cittadina e cittadino democratici: è il compito urgente che abbiamo tutti noi in Italia ed in Europa.

Un'alternativa che contrasti effettivamente la speculazione, usata insieme al debito contratto dagli Stati per salvare speculatori ed affaristi, come una clava per distruggere i diritti sociali.

Un'alternativa volta a redistribuire la ricchezza, a fronte della crescita scandalosa delle disuguaglianze, ad aumentare salari e pensioni, istituire il reddito sociale, riqualificare ed estendere il sistema di welfare.

Un'alternativa che si fondi sulla centralità dei diritti del lavoro, riconverta le produzioni nel segno della sostenibilità ecologica, investa nella conoscenza e nella cultura, ampli la sfera dei beni comuni sottratti al mercato, riqualifichi il pubblico a partire da un nuovo modello di democrazia e partecipazione.

Un'alternativa all'insegna di politiche di pace e cooperazione contro le logiche di guerra con la drastica diminuzione delle spese militari.

Per queste ragioni, facciamo appello a scendere in piazza il 12 Maggio. Contro il governo Monti, le politiche della BCE, della UE e il Fiscal Compact. Per difendere la democrazia, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la Costituzione, per l'Europa sociale.

PRIMI FIRMATARI
Margherita Hack, Vauro Senesi, Gianni Rinaldini, Franca Rame, Valentino Parlato, Sandra Amurri (Il Fatto Quotidiano), Adelmo Cervi (figlio di Aldo Cervi), Vittorio Vasquez e il Gruppo consiliare "Napoli è tua", Nicola Nicolosi (Cgil Naz.), Mario Dondero (fotografo e fotoreporter), Loris Campetti (il Manifesto), Francesco Piccioni (il Manifesto), Vittorio Agnoletto, Gianni Ferrara (costituzionalista), Citto Maselli (regista), Carla Nespolo (vice presidente nazionale Anpi), Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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