FdI AN provinciale, Ierardi, Formaggio, Cioni con Berlato e Filippi: sì al partito della destra, no all'informazione serva e al pensiero unico
Sabato 28 Giugno 2014 alle 17:08 | 0 commenti
Dopo quello che i suoi dirigenti esibiscono come un successo elettorale oggettivo (dal 2 % circa delle politiche 2013 la giovane formazione è passata al 4,6% in provincia alle recenti europee grazie anche, non lo si dimentichi, all'effetto traino della presenza tra i candidati di un re delle preferenze come Sergio Berlato) Fratelli d'Italia AN si organizza anche in città e provincia per le sfide del futuro a partire dalle regionali del 2015 in cui FdI potrebbe essere già determinante a favore di una maggioranza di centro destra..
A dirigere la segreteria, sotto lo sguardo e la guida vigili di Berlato e di Alberto Filippi, confluito in FdI AN con chi l'ha seguito da La Destra dell'ormai ex Storace, c'è Matteo Ierardi che è affiancato, con compiti suddivisi per macro aree, dal sindaco "candidato unico" di Albettone, Joe Formaggio, da Alex Cioni e da altri amminstratori locali come dice il neo segreatrio provinciale: «sono già 15 quelli che, nati con l'anima di AN, si sono appena iscritti a FdI AN arrivando dal vecchio Pdl senza passare per Forza Italia ma arruolandosi in civiche locali per le amminstrative appena svoltesi. Ma molti altri sono attesi nella nostra casa, che sarà , lo dico con chiarezza, di destra pur essendo pronta a collaborare con i partiti di centro destra».
Mentre a Roma anche Gianfranco Fini torna in lizza («da allenatore» dice lui alla testa del movimento "Partecipo") a Vicenza Berlato apre le porte a tutti quelli che «vorranno con noi costruire il partito unico della destra, che da unita, come dimostra la Francia con Marine Le Pen, può vincere. L'unica discriminante sarà la lotta per la legalità . Diceva Giorgio Almirante "chi ruba deve andare in carcere ma se ruba uno dei nostri deve avere l'ergastolo". Cito Almirante (di cui proprio ieri i simpatizzanti hanno celebrato, senza invitare Fini, il 100° anniversario della nascita, ndr) per sottolineare la storicità dei nostri principi anche se noi guardiamo avanti, verso una destra moderna e di dialogo. Vogliamo essere il partito unico della destra ma siamo contro i "partiti unici" e anche contro le limitazioni alla democrazia imposte dai sindacati confederali così come siamo contro l'informazione "unica" e pilotata, che abbiamo visto spesso in campo anche a Vicenza prima che scoppiasse la vicenda del Mose...».
Questo è quanto ha detto l'ex eurodeputato (tutta la conferenza sarà in giornata disponibile in streaming su www.vicenzapiu.tv e poi on demand su quest portali, ndr), dopo la sua denuncia iniziale della malainformazione locale oltre che dei «politici che oggi si rincorrono nel dichiarare che loro avrebbero già denunciato il malaffare ma che non l'hanno in realtà mai fatto mentre noi ci esponevamo, e non solo politicamente, portando documenti e parteciapndo a maggio anche a manifestazioni davanti alla Procura di Venezia perchè svelasse i nomi degli accusati a qualunque partito appartenessero...».
E altro ha aggiunto rispondendo anche a una nostra domanda successiva su un documento a firma Giuseppe Zigliotto con cui Confindustria Vicenza, di cui è presidente, ha dichiarato la società editrice di VicenzaPiù come sgradita (per l'esattenza non rispondente al Codice etico dell'associazione!) essendo il suo un network che osa "denigrare" Confindustria Vicenza.
Detto della singolarità dell'accusa censoria e sottolineato come mai Assindustria abbia avuto rilievi oggettivi da fare nelle varie sedi opportune su, addirittura, "denigrazioni" abbiamo sottolineato ai presenti l'imbarazzo che ora coglierà i colleghi, a cui esprimiamo solidarietà fin d'ora, dopo che Zigliotto li ha "gratificati" come disciplinatamente ed "eticamente" allineati a Confindustria visto che scrivono per giornali con editori associati nel rispetto del suddetto suo Codice etico, che magari sono anche di sua proprietà , come Il Giornale di Vicenza, oppure che appartengono a suoi esponenti come Luca Bertolami, che edita un portale web nato da una nostra costola con la benedizione (etica?) di un ex senatore DC condannato per tangentopoli.
O che sono giornali i cui editori solo "eticamente" e semplicemene iscritti all'associazione degli imprenditori, qui o altrove (come Il Corriere del veneto, Il Gazzettino ...), in ciò suscitando la reazione anche di Alberto Filippi, che ha comunicato che la sua azienda «ha lasciato Confindustria Vicenza per un'altra associazione imprenditoriale mentre potrebbe iscriversi ad Assindustria a Pescara con una società da 40 milioni di euro di fatturato in via di acquisizione perchè la differenza la fanno "gli uomini"... Per me, comunque, anche se non sono più associato a Vicenza, Confindustria nella sua decisione di escludere ha semplicemente sbagliato!».
La conferenza di presentazione si è conclusa col segretrio Mattia Ierardi che annunciava iniziative nei confronti del Comune di Vicenza e segnatamente sull'operato di Aim, in primis di Aim Mobilità ,mentre Formaggio ribadiva concetti politici: «siamo qui per costruire insieme a tutti quelli che lo vorranno una destra unita ma aperta per cui ho già nviato i nostri amministratori, se di minorana, a collaborare anche con le maggiornze per fare e non per opporsi semplicemente. Questo nell'interesse dei cittadini.»
P.S. Abbiamo, intanto, chiesto un incontro a Giuseppe Zigliotto, firmatario del documento, sperando che l'abbia solo siglato leggendo in maniera distratta un foglio per lui scritto dal ghostwriter di turno, che per appellarsi al Codice etico poteva meglio e più intelligentemente alludere a mie eventuali "indegnità giuridiche" personali anche se magari anche queste legate a persecuzioni dirette o indirette della libertà di stampa...
Intelligenti pauca.
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