Famiglia rom chiede asilo e piovono critiche, la Caritas: "Imbarazzante mettere in vetrina pezzi di umanità"
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 10:55 | 2 commenti
"E' imbarazzante mettere in vetrina pezzi di umanità " Ha scritto ai media Don Enrico Pajarin, direttore della Caritas di Vicenza, in risposta alle polemiche suscitate dal caso della famiglia rom residente nel vicentino che ha chiesto lo status di rifugiati per i suoi membri. Dopo la diffusione della notizia, sulla Caritas e sull'avvocato Igor Brunello, l'uomo incaricato di portare avanti la richiesta d'asilo, sono piovute critiche feroci. Il vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci, sulla sua pagina Facebook, ha lanciato un preciso j'accuse definendo: "Sconcertante e inaccettabile" la sola idea che una famiglia, stabilita da tempo sul territorio e finita spesso sulle pagine della cronaca locale per diversi illeciti, potesse richiedere la protezione dello stato.
Critiche rispedite al mittente dal direttore della Caritas che scrive: "I diretti interessati (che la legislazione italiana nella situazione attuale considera stranieri senza permesso di soggiorno) si trovano in uno stato di fragilità sociale e sanitaria che può rientrare fra le situazioni legittimamente prese in esame dal Ministero dell'Interno per accordare una protezione, anche umanitaria. A tal proposito, l'attuale normativa prevede che la Questura, anche su indicazione della Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale, possa rilasciare un permesso per motivi umanitari a soggetti che versino in gravi situazioni di vulnerabilità ." In pratica, l'ente religioso risponde difende tutti in tutti percorrendo tutte le strade possibili. Una posizione, ferma, e piena di rispetto, che, però, non può convincere il legislatore, che chiaramente deve distinguere i diversi percorsi di aiuto alle persone in stato di necessità .
La lettere integrale
In merito alle notizie pubblicate oggi sulla stampa circa la richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari da parte di alcune persone di etnia rom domiciliate a Vicenza, sentiamo il dovere di precisare quanto segue:
- Caritas è una realtà ecclesiale, che agisce in obbedienza al Vangelo, e pertanto opera per il
riconoscimento della dignità di ogni persona umana (chiunque essa sia, soprattutto se minore e/o in
situazione di grave povertà ) e dei diritti fondamentali dell'uomo.
-Caritas, come avviene con ogni persona in situazione di disagio sociale che chiede aiuto, sia essa italiana
o straniera, elabora - in rete con i Servizi sociali e le Istituzioni del territorio - un progetto educativo
individuale che tocca diversi aspetti: inclusione socio-lavorativa, promozione della salute, accesso
all'istruzione, diritti di cittadinanza. Tale progetto si realizza mediante un accompagnamento che,
educando ai diritti e doveri, aiuta le persone ad essere protagoniste del loro percorso di promozione
umana, anche individuando possibili soluzioni a situazioni di irregolarità nel rispetto di quanto previsto
dalla normativa vigente. Data la complessità di tali percorsi, ci si avvale, ove necessario, di professionisti
e consulenti esperti nei diversi ambiti.
- Da molti anni Caritas accompagna vari nuclei familiari di origine rom presenti a Vicenza, constatando per
alcune persone nate e cresciute in Italia, da sempre residenti nel vicentino, nonché iscritte fino alla
maggior età nel permesso di soggiorno dei genitori, l'esigenza di recuperare una posizione di regolaritÃ
(persa con il compimento del 18esimo anno) che consenta di proseguire il progetto della loro inclusione
sociale.
- Nella situazione specifica, i diretti interessati (che la legislazione italiana nella situazione attuale
considera stranieri senza permesso di soggiorno) si trovano in uno stato di fragilità sociale e sanitaria
che può rientrare fra le situazioni legittimamente prese in esame dal Ministero dell'Interno per
accordare una protezione, anche umanitaria. A tal proposito, l'attuale normativa prevede che la
Questura, anche su indicazione della Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale,
possa rilasciare un permesso per motivi umanitari a soggetti che versino in gravi situazioni di
vulnerabilità . Sarà quindi la Commissione a valutare, con tutti gli elementi in suo possesso, un eventuale
accoglimento o diniego di un'istanza legittimamente presentata dalle persone con il supporto di un
legale, il dott. Igor Brunello, che da molti anni è consulente di Caritas in quanto esperto per le questioni
legate al diritto migratorio.
- Quanto fin qui esposto è evidentemente un procedimento diverso da quello previsto per il
riconoscimento della cittadinanza italiana (come invece erroneamente riportato dai media). Peraltro,
non corrisponde al vero che a chiedere il riconoscimento della protezione umanitaria siano membri del
nucleo familiare domiciliato in strada Nicolosi.
-Da ultimo, ci crea davvero imbarazzo veder mettere in vetrina frammenti di umanità , che dovrebbero
invece meritare rispetto e riservatezza, da parte dei media, dell'opinione pubblica e delle Istituzioni
coinvolte.
Don Enrico Pajarin
Direttore Caritas diocesana Vicentina
donazioni di privati, siamo sicuri che Caritas sta rispettando la volontà dei donatori, visto che i bilanci della sua Onlus sono piuttosto opachi?
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