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Ex Zambon, parco pubblico e un nuovo parcheggio. E pagano i privati

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 6 Giugno 2013 alle 18:18 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - “Un risultato molto importante per la collettività. La miglior soluzione possibile per una questione delicata che avrebbe potuto trascinarsi in un contenzioso legale dagli esiti incerti su una delle bonifiche più cospicue del Veneto. Ringrazio Zambon Group, e in particolare Elena Zambon, per aver fortemente voluto, assieme a noi, l'individuazione di un percorso che restituisce ai Vicentini la vivibilità di un'area che darà respiro ad un intero quartiere cittadino”. Esprime grande soddisfazione l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza.

La vicenda relativa alla bonifica dell'ex Zambon si avvia verso la conclusione. Dopo aver seguito da assessore all'ambiente l'iter relativo alla messa in sicurezza e alla definizione della bonifica dell'ex area industriale tra via Monte Zovetto e via Cappuccini, oggi nella nuova veste di responsabile dell'urbanistica ha ottenuto dalla prima giunta post elezioni il via libera alla delibera di consiglio, già istruita dall'ex assessore Francesca Lazzari, per la verifica dell'interesse pubblico della proposta di accordo tra Comune e Zambon Group.
L'area attualmente è per 2 terzi del Comune e per un terzo dei privati. L'accordo prevede che Zambon si faccia totalmente carico della bonifica dei terreni con un esborso di 24,5 milioni di euro, di cui 1,5 milioni destinati agli interventi di emungimento e depurazione delle acque che potranno protrarsi anche per decine di anni dopo la fine dei lavori.
Il Comune tiene per sé 16 mila metri quadrati – praticamente la metà dell'area - da destinare a parco pubblico attrezzato con un edificio polifunzionale che potrebbe essere assegnato alle associazioni del verde cittadino e 3 mila metri quadrati dove realizzare un parcheggio pubblico che darà risposta alla congestione della sosta in quel comparto.
Dopo la bonifica, che durerà circa tre anni, la Zambon dovrà dunque presentare un piano urbanistico attuativo per la realizzazione, su 7 mila metri quadrati posizionati sul lato nord dell'area, di  edifici residenziali per un volume massimo di 30 mila metri cubi, che consumeranno meno territorio sviluppandosi in altezza, e che sorgeranno su una piastra di 5 mila metri quadrati riservata a parcheggi e autorimesse private.
Le nuove costruzioni dovranno rispettare i principi della bioarchitettura, dal risparmio energetico all'utilizzo delle energie rinnovabili.
L'accordo, le cui soluzioni urbanistiche rientrano tra gli obiettivi descritti nel PAT a proposito della Spina Ovest, prevede ovviamente anche l'abbandono del contenzioso in atto su chi, tra Zambon e Comune, avrebbe dovuto accollarsi la bonifica dell'area.
La delibera approvata oggi permetterà anche che Zambon Group ritiri tutti le azioni giudiziarie oggi in corso contro il Comune di Vicenza.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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