Ex centrale del latte, Albera: è arrivato finalmente il tempo delle decisioni?
Sabato 10 Dicembre 2011 alle 13:29 | 0 commenti
Giancarlo Albera, Coordinamento dei Comitati - L'Amministrazione Comunale ha comunicato che giovedì 15 Dicembre 2011 alle ore 20,45, presso la Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria verranno presentate le proposte progettuali che privati hanno consegnato al Comune di Vicenza il 31-10-2011 u.s. per la risistemazione dell'Area ex-Centrale del Latte. Dopo tale operazione l'Amministrazione sarà in grado, a breve, di adottare il Piano Urbanistico detto " Piano degli Interventi" e scegliere uno dei progetti presentati.
L'appuntamento di giovedì è assai importante; dopo tanti silenzi, la mancata consegna al Comitato di documenti per una migliore conoscenza del territorio (dimensioni del complesso, rilievi planoaltimetrici, rilievi degli edifici da recuperare) più volte richiesti, siamo stati costretti ad inscenare l' 1 Ottobre 2011, una provocatoria quanto simbolica azione (picconate contro il muro di cinta), per poter essere ascoltati. Finalmente il Comune ha dato un'accelerazione, convocando un' assemblea dove si spera di poter conoscere, valutare e confrontare le diverse soluzioni.
Il quartiere di S. Bortolo è notoriamente carente di Servizi Pubblici ( socio-culturali e ricreativi) rispetto anche ad altre zone cittadine. La Parrocchia supplisce con difficoltà ad alcune di queste carenze organiz-zando varie attività sia per giovani che anziani e, proprio per questo, ha sempre più bisogno di nuovi spazi tenuto conto che dispone solo di spazi angusti.
Già nel 2004 il Comitato ha presentato al Comune una Petizione Popolare con 1200 firme per chiedere che l'Area dell'ex Centrale del Latte che è di vitale importanza, venisse destinata ad uso pubblico. In seguito presentò altri documenti e nell'Aprile del 2009 (nella medesima sala parrocchiale) ha organizzato un'assemblea pubblica sul tema, con la presenza degli assessori competenti.
Nel sopralluogo alla ex-Centrale del 7-10-2011 il Sindaco in nostra presenza e di altri rappresentanti del quartiere, ebbe a dire che in tempo di crisi, sarà necessario per riqualificare l'area ricorrere al coinvolgimento del privato.
Condividiamo questa esigenza a condizione che la parte destinata inequivocabilmente all'uso pubblico sia preponderante e che le due parti (pubblico-privato)possano integrarsi.
Accanto all'area libera, dovrebbero essere consegnate al Quartiere e alla Comunità , alcuni edifici esistenti recuperando sia la "Palazzina ex-Uffici" che l'edificio della "sede storica" (1931) in modo tale che si possano svolgere attività all'aperto ma anche al chiuso (biblioteca., emeroteca, sala polifunzionale con audiovisivi, locali per i giovani etc.) dotando così il quartiere di spazi di relazione ed aggregazione di cui è assolutamente privo.
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