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Esuberi NTV-Italo, Simonaggio della Filt CGIL Veneto: rischio per qualità e servizi

Di Emma Reda Venerdi 31 Ottobre 2014 alle 20:58 | 0 commenti

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Riceviamo da Ilario Simonaggio, segretario generale Filt CGIL Veneto, e pubblichiamo

Ieri, 30 ottobre, si è svolto l'incontro programmato tra l'Azienda e le Segreterie Nazionali per discutere sugli effetti che il nuovo Business Plan avrà sul Personale di Bordo e il Personale di Stazione della società NTV.

La società ha illustrato come intende rimodulare il servizio nel contesto dell’attuale mercato e, di conseguenza, come riorganizzare il lavoro. Il piano approvato a Novembre 2013, è stato affermato dai dirigenti, non ha avuto riscontri risolutivi dal mercato di riferimento, questo perché la propensione alla spesa dei viaggiatori è in diminuzione costante. La domanda dei consumatori è cambiata nell'alta velocità, la clientela business chiede sempre più servizi essenziali, e da ciò dunque la decisione di allargare e rimodulare la gamma dell'offerta di Italo. A tale proposito, un ruolo cruciale l’avrà l’ambiente Smart XL che ha dimostrato, nel corso dell’anno, di essere un’innovazione importante che si è dimostrata vincente: in questo ambito si è registrata una crescita di viaggiatori del 120% rispetto all'anno precedente. Per questo sarà trasformata in un vero e proprio ambiente con adeguate fasce di prezzo. La Prima dovrà tornare ad avere un valore di "prima classe", per questo spariranno, su questo segmento, offerte promo e low cost. Il futuro modello di servizio prevederà, dal 15 gennaio 2015, una configurazione del treno composta da: 1 carrozza di club, 2 Prima, 2 Smart XL; dall'estate 2015 invece da: 1 Club, 1 Prima e 3 Smart XL. Il servizio sarà differenziato tra Premium e Standard. Il primo, specifico per la Club e la Prima, con menù alla carta e Bar Bistrot. Il secondo per la Smart XL e la Smart, con l'aumento delle Vending Machine (carrozza n.3 e n.7) e il Bar Bistrot opportunisticamente attivato nelle tratte che lo consentiranno (no-stop). L’offerta passerà dagli attuali 124 posti ai 57 posti di Club e Prima; gli equipaggi saranno adeguati al livello di servizio offerto e di conseguenza sensibilmente ridotti. 
Il futuro assetto dell’equipaggio prospettato da NTV sarà: Macchinista, 2 Train Manager (di cui uno junior e uno senior) e 1 H/S. L’azienda ha mostrato, dedicando all’argomento una slide specifica, l’intenzione di procedere al riordino delle competenze del capotreno , o meglio, utilizzando il linguaggio aziendale di NTV, a prendere in considerazione una “evoluzione della figura del TM” , puntando decisamente a una riduzione del 50% delle competenze dei TM, sostanzialmente elidendo le competenze connesse alla circolazione e concentrandosi sullo svolgimento delle funzioni commerciali per questa figura professionale. L’impresa mira, in definitiva, a un modulo integrato di bordo dove tutti collaborano (modulo tecnico-commerciale che si fonde con ospitalità e caring). NTV ha indicato, con preoccupazione, anche la mancanza di efficacia del sistema “vendita a bordo”, attribuendo la causa del negativo andamento al sistema delle provvigioni non adeguato allo scopo. 
L'Impresa punta anche a un forte cambiamento nei servizi offerti nelle Stazioni, focalizzando sempre più l’attenzione verso un’attività rivolta alle vendite. Sempre più marcata, sarà la distinzione tra stazioni Full e Light. Le prime organizzate con: 1 SM e 3 H/S ; le seconde, che non avranno più Casa Italo (Mestre, Padova, Reggio Emilia, Salerno), con : 1 solo H/S che opererà funzionalmente negli atrii principali delle stazioni attraverso un desk mobile. Gli uffici di Corso Como (Milano) e di Roma Ostiense saranno chiusi e il personale dislocato negli impianti che attualmente sono in quelle sedi. La Base operativa di Salerno sarà spostata a Napoli. Il nuovo assetto organizzativo prospettato da NTV determina, secondo quanto affermato dall’azienda, un totale di 248 esuberi, suddivisi nella seguente articolazione: 7 macchinisti; 72 di staff , 25 TM/TS; 16 SM/SS : 128 H/S (sia bordo che terra). Le riduzioni di personale saranno operate dall’inizio del prossimo anno fino a dicembre 2015. Nel caso in cui, è stato aggiunto dai dirigenti aziendali, il mercato non dovesse rispondere adeguatamente e come previsto dal nuovo BP, scatterebbe la cosiddetta opzione del “Piano B”che prevede, a partire dal 2016, il totale abbandono della dorsale veneta e la concentrazione del servizio sulla relazione Salerno-Torino e questo evento determinerebbe con la riduzione di altri 22 lavoratori, per un totale di 270 esuberi. Gli esuberi dichiarati rischiano di mettere seriamente in pericolo la qualità e i servizi resi al cliente di NTV che sono state le carte vincenti del progetto industriale Italo.
Le proposte di manutenzione delle norme d’utilizzo del personale, inoltre, in particolar modo questa sorta di "involuzione" della figura del TM, e talune richieste correlate alla rimodulazione dell’orario e dell’organizzazione delle prestazioni lavorative, non sono totalmente condivise dal sindacato. A tale proposito, sembrano interessanti invece alcuni argomenti presentati, segnatamente quelle che più si accostano di più alle norme d’impiego tipiche del settore ferroviario, che sembrano affrontabili anche nell’immediato, seppur richiedano successivi approfondimenti. Negli ultimi giorni, la stampa ha diffuso notizie, non smentite o corrette dall’impresa, che annunciano un intervento dell'Autorithy dei trasporti che sarebbe pronta ad intervenire sensibilmente sul costo del pedaggio e che il Ministero dello sviluppo ha definito i criteri per la concessione dei cosiddetti “Certificati bianchi”, che in sinergia rappresentano elementi che impatteranno notevolmente e in maniera positiva sui costi di produzione. L’impatto sul lavoro che il Piano Industriale presentato da NTV al sindacato, nel corso degli incontri svolti in questi ultimi mesi, è, secondo la nostra analisi, sproporzionato. Sul Lavoro si tenta di scaricare ogni azione per mettere in sicurezza, dal punto di vista economico, l'Azienda. Riteniamo che questo approccio sia dannoso per la stessa azienda. 
Non solo, riteniamo che NTV per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e nell’ambito operativo dei servizi di bordo e di terra, commetta l’errore di proporre e copiare passivamente gli aspetti peggiori messi in campo dalla concorrenza. In ultima analisi, riteniamo positiva e confidiamo sulle dichiarazioni fatte dell’azienda nell’ultimo incontro, quella cioè di voler seguitare a discutere con il sindacato per trovare le soluzioni più adeguate alla crisi aziendale.

 

“Confermato quanto temevamo”. Ad affermarlo, al termine dell’ultimo dei tre incontri su tavoli tecnici con Ntv sulla situazione aziendale, è Gabriele Cerratti della Filt Cgil nazionale, riferendo che “al primo gruppo di esuberi, quantificato in 72 unità, prospettato dall’azienda qualche giorno fa e riferito alle aree organizzative di staff tecnico amministrativo e di coordinamento operativo, oggi Ntv Spa ha aggiunto ulteriori 176 unità, riferite stavolta all’area assistenza viaggiatori a terra ed a bordo treno, per un totale di 248″. Secondo il sindacalista della Filt “in entrambi i casi mancano tuttora importanti elementi di dettaglio, ma pare evidente che l’approccio aziendale finora descritto in tema di costo del lavoro e di riorganizzazione delinea un quadro complessivo che, se non sarà profondamente modificato, rischia di impedire l’efficace sviluppo del confronto con il sindacato”. “Se confermata – aggiunge il segretario nazionale Alessandro Rocchi – l’operazione sul costo del lavoro e sui livelli occupazionali è abnorme, ingiusta ed ingiustificata. Quanto prospettato finora dall’azienda – sottolinea Rocchi – considera il contributo del lavoro al percorso di ristrutturazione una variabile indipendente, pregiudizialmente fissata, rispetto all’equilibrio delle altre variabili, a carico di proprietà e creditori, che comporranno il business plan ed ignora l’eventuale riduzione dei costi di produzione che, pare, già nei prossimi giorni rivelarsi in entità assai significative in relazione a pedaggio dell’infrastruttura e ‘certificati bianchi’. Questo – conclude Rocchi – è il punto che va modificato”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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