Esposto del M5S contro il Comune su nomine dirigenziali senza concorso pubblico
Sabato 9 Novembre 2013 alle 14:02 | 0 commenti
Daniele Ferrarin, Liliana Zaltron, consiglieri comunali Movimento 5 Stelle Vicenza - In data 8 novembre 2013 abbiamo presentato un articolato esposto contro la delibera n.142/2013 approvata dalla Giunta di Vicenza in merito al Fabbisogno dirigenziale per il 2013 e tutti i relativi atti conseguenti. Il ricorso indiscriminato fatto dal Comune di Vicenza all'utilizzo di contratti a tempo determinato per l'affidamento di incarichi dirigenziali, appare certamente in contrasto con quanto stabilito in particolare dagli artt. 97 e 98 della Costituzione.
Sia per i banali requisiti di ammissione inseriti nei tre bandi, sia per aver superato, ancora una volta, il tetto massimo dei posti dirigenziali a termine previsti per legge. Inoltre i tre dirigenti a tempo determinato nominati sono stati incaricati alla direzione di tre settori comunali prima che fosse definito il nuovo assetto organizzativo dell’Ente che dovrebbe essere messo a punto entro il mese di dicembre 2013. Nel frattempo sono stati affidati numerosi “interim†per coprire posti vacanti di dirigenti in settori che, in realtà , dovrebbero essere accorpati con altri, tutto ciò per giustificare ancora una volta il mantenimento di un Fondo salario accessorio della dirigenza che ha raggiunto oramai cifre da record e che è rapportato ad una dotazione organica fittizia.
L'esposto punta il dito anche contro la mancanza di trasparenza nelle procedure concorsuali imposto dall’art.1 della Legge 241/90, visto che al momento della convocazione dei candidati ai colloqui, è stata pubblicata sul sito una nota nella quale veniva spiegato che i colloqui per l’assunzione a tempo determinato di tre dirigenti “si terranno nella giornata di oggi e quella di venerdìâ€, senza però riportare il luogo e l’ora dei colloqui che sarebbero dovuti avvenire per legge a porte aperte.
Inoltre si è voluto mettere in luce i banali requisiti di ammissione ai tre concorsi, in particolare per la copertura del posto da dirigente del settore servizi Educativi-scolastici, dove sono stati richiesti, come titolo di ammissibilità alla selezione, l’abilitazione all’insegnamento nella scuola statale (ce l’ha un qualsiasi insegnante di scuola d’infanzia) e il diploma professionale da cuoco o analogo corso di formazione per la distribuzione di alimenti e bevande ( ce l'ha un qualsiasi bidello del Comune di Vicenza). Paradossalmente in Comune di Vicenza per poter lavorare come bidello precario si devono superare tre prove concorsuali, per dirigere invece un settore comunale con uno stipendio 8 volte superiore, non è prevista alcuna prova scritta o orale e in più come requisito viene richiesto un banale corso tipo Masterchef, invece delle elevate e comprovate specializzazioni post universitarie, previste dalla legge.
Con un paragone un po' azzardato sarebbe come pretendere da Marchionne di saper usare il tornio, per poter amministrare la Fiat.
Per tutti questi motivi, e per gli altri meglio indicati nell'esposto che alleghiamo, è stato doveroso da parte nostra chiedere alla Corte dei Conti di fare chiarezza, visto che il Comune di Vicenza non è nuovo a contestazioni ispettive su questi argomenti.
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