Esposti all'amianto: resoconto stenografico intervento in aula dell'on. Daniela Sbrollini
Giovedi 28 Aprile 2011 alle 17:41 | 0 commenti
Pubblichiamo praticamente in tempo reale il resoconto stenografico dell'intervento svolto oggi in aula da parte dell'on. Daniela Sbrollini sul tema degli esposti all'amianto (nella foto VicenzaPiù l'onorevole è al centro tra l'assessore Antonio Dalla Pozza e Maria Chiara Rodeghiero al convegno di martedì per l'inaugurazione della sede di Vicenza dell'Aiea su cui a breve pubblicheremo interventi e materiale delle relazioni).
Resoconto Dell'Assemblea 28 aprile 2011, Bozze non corrette in corso di seduta
DANIELA SBROLLINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà .
DANIELA SBROLLINI. Signor Presidente, anch'io vorrei ricordare, come hanno fatto alcuni miei colleghi, che oggi è la Giornata mondiale delle vittime dell'amianto.
Ormai, sono trascorsi quasi quarant'anni da quando sono iniziate le mobilitazioni dei cittadini e dei lavoratori per eliminare l'amianto e i suoi effetti nocivi. Tuttavia, credo che, dopo tanti anni e dopo tanti processi che non sono neanche iniziati e che dovrebbero iniziare dopo più di vent'anni, sia arrivato il momento di dare soluzione alle drammatiche e troppo spesso irrisolte conseguenze derivanti proprio dall'esposizione all'amianto.
Credo che la stessa legge che abbiamo da quasi vent'anni non sia stata pienamente attuata tanto che, negli anni, si sono formate associazioni che stanno lavorando anche per dare un minimo di informazione ai cittadini nei propri territori. Anche nella mia città di Vicenza, nella mia provincia, proprio in questi giorni, è stata aperta una nuova sede provinciale dell'AIEA, che è l'Associazione che si occupa di tutelare i lavoratori esposti all'amianto e le loro famiglie.
Penso che questo Governo e questo Parlamento dovrebbero cominciare ad occuparsi davvero dei temi che riguardano i cittadini e le migliaia di persone che si sentono sole ed abbandonate, che spesso non vedono nessun tipo di risposta alla giustizia, almeno sociale, che dovremmo dare. Questo è un dovere morale, prima di tutto, da parte di chi rappresenta lo Stato e di chi ha alti doveri istituzionali, come quelli che noi rappresentiamo in questo contesto parlamentare. Ciò partendo da tre priorità , che poi sono contenute già in una direttiva dell'Unione europea: la bonifica dei territori e degli stabilimenti dove ancora si trova amianto in quantità molto elevata e dove sappiamo che il picco massimo sarà raggiunto nel 2020 - guardate, colleghi, che parliamo di migliaia di persone che nel 2020 si ammaleranno e purtroppo non avranno ancora magari trovato risposte neanche nelle aule giudiziarie -, il riconoscimento finalmente di questa malattia come una malattia professionale a tutti gli effetti e il riconoscimento di benefici previdenziali in favore dei lavoratori ammalati di amianto. Dunque, rivolgo un altro appello al Governo ed a questo Parlamento: invece di parlare di nucleare - sul quale spero davvero che intanto il referendum possa dare una risposta forte, raggiungere il quorum e fermare l'ennesima follia di questo Governo, dei Ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico - pensiamo a politiche ambientali in grado di creare sviluppo economico e sviluppo occupazionale e non di distruggere un territorio nazionale che è già altamente consumato e martoriato. Mi rivolgo ancora ai colleghi, anche di altri gruppi politici, affinché questo tema possa trovare finalmente una calendarizzazione in Aula.
Nei prossimi giorni depositerò due proposte di legge, come hanno fatto già i miei colleghi al Senato, affinché questo argomento e soprattutto le famiglie e le persone possano veder riconosciuti i loro diritti. Mi appello soprattutto alla nostra Costituzione, che salvaguarda il diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine, e pensiamo soprattutto al futuro delle nuove generazioni, perché davvero il tema dell'ambiente è molto complesso e richiede risposte alte dalla politica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
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