Erika Stefani sulla soglia dell'eleggibilità:ma prima viene il partito
Martedi 19 Febbraio 2013 alle 19:00 | 0 commenti
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Quinto posto e prima dei vicentini nella lista veneta della Lega Nord per il Senato. La vicesindaco di Trissino Erika Stefani, di professione avvocato, si trova in una posizione piuttosto delicata. Se la Lega confermerà i successi veneti del passato non dovrebbe avere problemi a fare il grande salto nella politica nazionale; se invece il Carroccio dovesse pagare con un sostanzioso calo di voti i recenti scandali giudiziari e la più generale disaffezione alla politica, Erika Stefani si troverebbe proprio sullo spartiacque tra elezione e non elezione.
«Se avrò la possibilità di entrare in Senato ci metterò tutto l'impegno per portare le istanze del Veneto e in particolare del Vicentino - spiega mentre si sta recando a Montecchio Maggiore per un incontro elettorale che vede presente il governatore del Veneto Luca Zaia -. L'importante per me non è tanto il risultato personale, ma piuttosto che la Lega veda premiato con il voto dei cittadini il rinnovamento voluto da Roberto Maroni e Flavio Tosi. La mia candidatura, così come quella dell'ex assessore di Thiene Filippo Busin alla Camera, è una dimostrazione di questo rinnovamento, perché, se vogliamo, io provengo dalle seconde linee, essendo stata finora impegnata soltanto nel ruolo amministrativo nel mio Comune: un incarico che considero importantissimo e che, per rispetto nei confronti dei cittadini che mi hanno votata, porterò avanti anche nel caso in cui venissi eletta in Parlamento. Insomma, non intendo assolutamente abbandonare Trissino e lasciare a metà il lavoro fin qui svolto».
La vicesindaco in questi ultimi giorni che precedono le elezioni si sta dunque muovendo sia a livello personale che a sostegno del partito, perché, dice, «è ormai da molti anni che lavoro per il movimento e ho sempre condiviso i valori della Lega, fin dalla sua nascita. Gli elettori stanno manifestando una sorta di disamore nei confronti dell'intera classe politica, ma sono convinta che la Lega abbia ancora la capacità di conquistare ampi consensi tra la popolazione». Stefani non corre insomma soltanto per se stessa, ma anche con l'obiettivo di portare l'acqua (in questo caso i voti) al mulino del Carroccio e dei candidati che la precedono in lista. Dopo essersi presentata a Schio e ad Alonte, i prossimi impegni la porteranno ad Arzignano e a Vicenza (dove avrà al suo fianco anche il sindaco di Verona e segretario regionale del partito Flavio Tosi) e già si profilano ulteriori incontri pubblici ad Arsiero e in altri Comuni del Vicentino.
«Continuerò a praticare la mia professione di avvocato - spiega - perché non ho mai vissuto di politica e non intendo farlo nemmeno in futuro. Assicuro comunque il mio impegno per il bene di questo territorio, che necessita di molte risposte da parte dello Stato centrale. I problemi sono tanti e la politica ha il dovere di risolverli». A lei, che ha combattuto la dura battaglia contro la malattia, vincendola, la determinazione e la tenacia certamente non mancano. Con questo spirito sta affrontando anche questa avventura elettorale, con la convinzione che prima di tutto sia importante un successo della Lega Nord, messa a dura prova negli ultimi tempi, ma anche, sostengono molti dei suoi sostenitori, rigenerata dal cambio di guardia Bossi - Maroni. Poi, a seconda dei numeri, per Erika Stefani potrebbero aprirsi le porte del Senato. Se così non fosse, assicura che si impegnerà ancora di più nel suo compito di amministratrice locale.
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