Equizi e caso Fontana - Opera Pia Cordellina: fuoco alzo zero su Cda, Variati e GdV
Sabato 11 Agosto 2012 alle 15:48 | 0 commenti
Franca Equizi, Amici Beppe Grillo Vicenza per una Vicenza a 5 Stelle - Leggo stamani sulla stampa locale di una pesante sanzione amministrativa comminata dalle fiamme gialle nella quale sarebbe incappata l'Opera Pia Cordellina in relazione al cosiddetto affaire Fontana. Ora se le cifre di cui parla il GdV sono vere, occorre una seria riflessione sulla vicenda. Anzitutto è gravissima la posizione dell'intero cda dell'Opera Pia. Il quale per anni non si sarebbe accorto di nulla, nonostante tonnellate tra interrogazioni, articoli su quotidiani, su periodici, su blog.
Sino a giungere alle precise denunce di VicenzaPiù in cui addirittura si è messa in luce la doppia funzione in conflitto di interesse di Diego Fontana. Non solo come dipendente comunale e dell'ente assistenziale; ma anche come soggetto che a palazzo Trissino, autorizzava o vagliava pratiche grazie alle quali si elargivano contributi per associazioni delle quali lo stesso Fontana, a quanto mi risulta, era presidente o comunque persona di riferimento apicale.
VicenzaPiù ha addirittura pubblicato il dettaglio dei dati del centro elaborazione dati del comune in cui si riportava che sempre il Fontana era stato addirittura fornitore dell'amministrazione: una circostanza tanto grave quanto grottesca.
Non c'è quindi solo il rapporto opaco con l'Opera Pia, ma le incrostazioni stanno anche a palazzo Trissino. Altrettanto grave è pertanto la posizione del sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd), amico di vecchia data di Fontana sin dai tempi della comune militanza nella corrente rumoriana della Dc. Come mai il sindaco, che non poteva non essere a conoscenza del doppio incarico, non ha mai preso posizione pubblica contro Fontana? E soprattutto come mai non ha mai rinnovato il cda dell'Opera Pia, preferendo il regime in prorogatio, del cui consiglio di amministrazione conosceva bene immobilità ed inerzia proprio rispetto al caso Fontana? Il primo cittadino ha preferito mantenere un cda marchiato centrodestra per tenersi buoni pezzi di Pdl e Lega? E se sì con quali fini e con l'ausilio di quali politici? Mai è giunta risposta in merito.
Ora sempre sul GdV di oggi a pagina 15 si narra che gli accertamenti della Guardia di Finanza sarebbero scaturiti da una lettera anonima finita in comune in cui era allegata la busta paga di Fontana. Non ho difficoltà a immaginare che tale lettera sia veramente arrivata agli uffici; ma perché inviare una lettera anonima per segnalare una fattispecie che tutti conoscevano e della quale in consiglio e sui media, certi media almeno, si era detto di tutto e di più? È chiaro che il procedimento disciplinare avviato dal comune nei confronti di Fontana ha anche una valenza mediatica. Il sindaco, che lo ha in qualche modo scaricato, seppure in modo soft per tentare di sopire ogni possibile addebito sulle responsabilità indotte del capo dell'esecutivo, sta cercando di dar da bere all'opinione pubblica, secondo me, una panzana. Quella che la sua amministrazione si muove sempre per ogni controllo e non fa sconti a nessuno.
In realtà la GdF ha avviato i suoi accertamenti su input della prefettura berica. Dopo che quest'ultima era stata allertata del caso Fontana con un esposto. Un esposto firmato dalla sottoscritta, come riportato da La Sberla (primo e secondo documento), non da qualche assessore della giunta Variati. Men che meno dal sindaco.
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