Eppur si muove
Lunedi 2 Aprile 2012 alle 10:35 | 0 commenti
In un quadro economico e politico che sembra inchiodato intorno ai boss noti, qualcosa (e che cosa!), si muove per volontà dei padroni veri del vapore vicentino. E' passato di fatto inosservato, quasi fosse il suo tranquillo e naturale erede, l'arrivo sulla poltrona maxima di Palazzo Bonin Longare di Giuseppe Zigliotto come successore di Roberto Zuccato, di cui il neo presidente è socio in Ares Line. Eppure quell'arrivo potrebbe avere effetti devastanti sugli equlibri di potere in città . Oppure, se si è dietrologi, consolidare gli equilibri già raggiunti. E siccome il potere ha tra i suoi sinonimi l'informazione cerchiamo di capire cosa sta avvenendo o, come prima, cosa è già avvenuto a Via Fermi, sede de Il Giornale di Vicenza.
Zuccato si era presentato come il nuovo, aperto e democratico rappresentante della proprietà del quotidiano più influente della città dopo aver condotto una dura battaglia, in parte alla luce del sole in parte tramite scudieri ora a noi più noti, contro la vecchia direzione e i due potenti che le venivano, urbi et orbi, associati, Gaetano Ingui e, per la sua famiglia, Michele Amenduni. Quest'ultimo, per le sue divergenze anche personali con Zuccato, che aveva portato in giudizio per danni, è uscito insieme a Ingui dalla proprietà diretta di Athesis ricevendo in cambio, in coppia, fra i sette e i dieci milioni di euro, come riportato da Il Corriere del Veneto, di cui è coeditore Gianni Zonin, re dei vini e pilota della Banca Popolare di Vicenza. Certo che tirar fuori quei soldi in un momento di crisi non deve essere stato un piacere per gli imprenditori che hanno prima affiancato Zuccato e poi votato Zigliotto. Ma per controllare il Gdv, e tutto quello che significa nella politica e, quindi, nell'economia locale, ne vale la pena, si saranno detti all'epoca.
Ma se ora Giuseppe Zigliotto, sul ponte di comando di Assindustria e, quindi, dell'editore con delega a curarne  gli interessi in Via Fermi, si ricorderà che, se è diventato presidente dell'associazione nel 2012, cura, invece, le attività e gli obiettivi della Popolare di Zonin da ben prima, da quando nel 2003 è entrato nel suo Cda, quei milioni, pagati dagli industriali, frutteranno anche, se non soprattutto, a Zonin & c....
Che sarebbe, quindi, nelle stanze che contano non solo del Corveneto, ma anche del potente GdV.
Sperando che non prevalga la filosofia di Zuccato, che sul mezzo web edito da uno degli esponenti dei vertici di Assindustria ha dichiarato che la pubblicità della Fiera verrà riconquistata dopo averrisolto i problemi generati da qualche articolo non proprio gradito da Ditri, ci fidiamo dei colleghi del Gdv e di chi tra gli imprenditori, senza uscire da Confindustria come alcuni stanno facendo, vorrà controllare che il quotidiano faccia sì politica, ma almeno a favore loro e non di alcuni di loro.
Gli spazi ultimamente tagliati alla compagnia di Variati potrebbero essere la prima cartina di tornasole dei nuovi, vecchi ma veri poteri forti.Â
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