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Emergenza aviaria, Andrea Zanoni (PD): "con la riduzione del numero dei veterinari nelle Ulss e con misure poco efficaci, difficile contrastare l'epidemia in Veneto"

Di Note ufficiali Martedi 19 Settembre 2017 alle 16:01 | 0 commenti

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Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, tramite una nota, ha manifestato preoccupazione per i nuovi focolai  di aviaria presenti in Veneto: "Con la riduzione del numero dei veterinari nelle Ulss e con misure spuntate e poco efficaci per la prevenzione sarà sempre più difficile contrastare in maniera efficace l'epidemia. A fine agosto ne sono stati rilevati due ad alta patogenicità, del sierotipo H5 a Cologna Veneta e Angiari, in provincia di Verona; negli ultimi giorni ne è stato scoperto un terzo a Sant'Urbano, in provincia di Padova. È però solo la punta dell'iceberg perché, secondo i dati dell'Istituto zooprofilattico sperimentale, siamo già a quota 17 focolai da inizio anno, con una spesa di oltre due milioni e seicentomila euro per l'indennizzo dei danni diretti."

"Il Veneto è leader italiano nella produzione di polli e tacchini, - rammenta l'esponente dem - ma se questa situazione si protrae c'è il rischio concreto di mettere in ginocchio l'intero settore. È proprio di ieri la notizia che l'Autorità sulla sicurezza alimentare di Hong Kong (Cfs) ha annunciato il blocco dell'import di pollame e uova dalla provincia di Padova, dopo una notifica della World Organization for Animal Health sull'ennesimo focolaio".

"Non siamo però di fronte a un'emergenza improvvisa - puntualizza Zanoni che oggi, sulla questione, ha presentato un'Interrogazione a risposta scritta contenente sei quesiti - o a eventi calamitosi straordinari; servirebbero perciò idonee misure di prevenzione che diventino ‘standard'. E ciò si può fare attraverso una revisione della gestione tecnico-sanitaria del fenomeno e potenziando il numero dei veterinari in servizio nelle strutture del servizio sanitario regionale. Il Sivemp (Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica) da tempo denuncia la carenza di personale, con un calo di 47 unità negli ultimi cinque anni. Eppure il lavoro non manca, tra aviaria, blue tongue, West Nile e altri virus; la Regione dovrebbe intervenire con urgenza, assumendo nuovi medici".
Zanoni punta l'indice anche sui possibili rischi legati all'attività venatoria: "Il contatto, la detenzione, il trasporto e la macellazione della fauna selvatica abbattuta infetta può favorire la propagazione del virus. Per questo occorre adottare misure precauzionali di carattere igienico-sanitario nelle operazioni di caccia, ma pare che nessuno ne voglia parlare. Inoltre andrebbero riviste le norme negli allevamenti intensivi in relazione al benessere degli animali. Spendiamo milioni di fondi pubblici per l'aviaria, chiedendo sacrifici a tutti i contribuenti, poi però non si chiede un minimo sacrificio ai cacciatori di uccelli potenzialmente infetti".
"A fine agosto - ricorda in chiusura il Consigliere Zanoni - il ministero della Salute ha dato disposizioni per prorogare e integrare le misure di riduzione del rischio e per sensibilizzare i proprietari affinché attuino o rafforzino i provvedimenti di biosicurezza all'interno delle loro aziende, prevedendo restrizioni sull'uso dei richiami vivi nella caccia. A che punto siamo in Veneto? Anche la Regione dovrebbe fare la propria parte in maniera più attiva, rivedendo le procedure di autorizzazione per l'apertura e la gestione di allevamenti avicoli, aumentando le prescrizioni di sicurezza e prevenzione e sul benessere degli animali, invece di concedere deroghe sulle distanze minime previste per legge come accaduto recentemente".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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