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Emergenza abitativa, Rebesani: prima gli sfrattati e poi i disadattati

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Giugno 2014 alle 15:02 | 0 commenti

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SUNIA Vicenza - “L'attività della Commissione per l'emergenza abitativa (CEA) si sta spostando sempre più verso i disadattati a scapito degli sfrattati”. Così denuncia Fulvio Rebesani della segreteria del Sunia, il Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari che con Uniat, Sicet e Coniav fa parte della CEA, nata in seno al Comune di Vicenza “dopo due anni di battaglie in piazza e in Consiglio comunale a favore delle famiglie rimaste senza casa”.

“Noi non siamo contrari che la CEA si interessi anche dei disadattati", afferma Rebesani, "ma lo scopo primario di questo organismo riguarda gli sfrattati. Bisogna distinguere lo sfrattato, cioè colui che aveva una dignità, un lavoro e poi l'ha perso a causa della crisi, si è trovato senza soldi, non pagava l'affitto ed è stato sfrattato, dal disadattato, ossia colui che per avvenimenti diversi, non connessi in genere con la crisi, si trova a vivere difficoltà di vario genere”.

“Il personale del Comune, invece di continuare a svolgere nei confronti dei disadattati un'attività autonoma e propria dei servizi sociali (anche attraverso l'agenzia della locazione), li scarica alla CEA che invece ha un altro scopo", continua il segretario SUNIA. "in questo modo si crea un ingorgo che danneggia le famiglie sfrattate!"

Ma non è tutto: dal Sunia arriva un'altra denuncia pesante. Rebesani si sofferma anche sulla battaglia relativa all'applicazione di un articolo della legge regionale n. 10/96 che prevede che Ater e Amcps comunichino al Comune, entro sette giorni, l'elenco delle abitazioni libere che poi il Comune deve assegnare alle famiglie aventi diritto. “L'Ater non faceva così: le lasciava libere e poi le metteva all'asta. Abbiamo dovuto insistere in maniera "forsennata" perché il Comune si facesse sentire con l'Ater". 

E illustra Rebesani: "Attualmente sembra siano saltate fuori 40 abitazioni di proprietà dell'Azienda territoriale vicentina. Il 25% è assegnato in gestione alla Commissione CEA, quindi dovrebbero esserci una decina di abitazioni assegnabili. E qui si aprirà un 'conflitto' perché il personale vorrà attribuire gli appartamenti ai disadattati, e l'assessore si lascia "convincere" dal personale. Solo noi  dei sindacati rimaniamo sul solco della finalità originaria della CEA", prosegue il segretario SUNIA: "attribuire le case in via prioritaria alle famiglie sfrattate”.

“La CEA inoltre prende legittimità dall'articolo 11 della legge regionale 10/96, che riguarda l'edilizia pubblica e prevede che si assegnino delle case al di fuori del bando ordinario". E conclude Rebesani: "Questa è una deroga di legge a favore degli sfrattati. Quindi il regolamento che istituisce la CEA deve essere letto in modo corretto: in breve prepareremo un documento finalizzato ad aprire un confronto che vogliamo dia frutti tangibili proprio per gli sfrattati”.

Leggi tutti gli articoli su: sunia, Comune di Vicenza, Fulvio Rebesani, Casa, Sfrattati

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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