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«Berti: "Renzi come Craxi, manda gli italiani al mare anziché a votare. Uccide la democrazia per il potere". Per favorire i suoi cavalli Renzi le inventa tutte»: questa è la sintesi delle accuse che Jacopo Berti, candidato alla presidenza della Regione Veneto per il Movimento 5 Stelle, fa alla scelta del 31 maggio come data per le regionali: «l'astensionismo favorisce il potere, da sempre, e così il capo della Moretti indice per il 31 maggio l'election day. Proprio la domenica prima del 2 Giugno, un ponte con scuole chiuse e i primi caldi. L'ideale per andare al mare».

Calendario alla mano Berti "sbugiarda" il piano «maldestro dei furbetti. Renzi mi ricorda Craxi quando nel giugno del '91 disse agli italiani di andare al mare invece che a votare».
I dati, secondo il candidato M5S, dicono che dove l'affluenza alle urne è bassa il Pd è favorito: «In Emilia-Romagna, per esempio, il dato a novembre fu clamoroso: il candidato Pd Bonaccini vinse con solo il 37,7% degli aventi diritto andati al voto. La volta precedente andò a votare il 68,1%. Anche in Calabria il Pd ha vinto con una partecipazione ai minimi storici: 43,8%».
«Vorrei sapere se per il premier quello della partecipazione democratica è un fattore secondario - chiede poi il candidato del Movimento 5 Stelle -. Renzi uccide la democrazia per il potere, sa che queste elezioni sono complicate per il Pd e ricorre a mezzi che un Presidente del Consiglio dovrebbe ripudiare».
«Il M5S è il movimento più democratico d'Italia - avverte infine Berti - andremo a prendere per mano i cittadini uno ad uno, se necessario. In Veneto vincerà la partecipazione, come nel '91, quando il 61% degli italiani dimostrò di non essere il gregge di pecore che alcuni leader credono. Noi andremo al mare e ci sdraieremo al sole con la coscienza pulita, ma solo dopo aver votato».