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Easy Towns, cittadinanza europea e partecipazione dei cittadini dei quartieri

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 16 Novembre 2015 alle 14:52 | 0 commenti

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Comune di Vicenza
Il Comune di Vicenza, attraverso l'assessorato alla partecipazione, si è aggiudicato il progetto Easy Towns - European Accessible Sustainable Young Towns nell'ambito del programma europeo “Europe for citizens” di durata biennale, da settembre 2015 a settembre 2017. I temi del multiculturalismo e dell'integrazione rivestono grande importanza per le rilevanti implicazioni socio-economiche.

L’aumento di conflitti a livello internazionale, le minacce terroristiche a livello mondiale, l'attuale fenomeno dei migranti in Europa e il perdurare della crisi economica a livello locale, richiedono agli amministratori, a vari livelli, lo sviluppo di nuove strategie di convivenza e di integrazione.

Al progetto prendono parte il Comune di Vicenza, in qualità di coordinatore, insieme ad altre 10 città, ovvero Pforzheim (Germania), Arad (Romania), Heist-op-den-Berg (Belgio) Sentjur (Slovenia), Gozo (Malta), Niepolomine (Polonia), L'Alfas del Pi (Spagna), Craigavon (Regno Unito – Irlanda del Nord), Pola e Rijeka (Croazia), che svolgeranno le attività previste, attualmente in fase di avvio, fino alla conclusione del progetto nel settembre 2017.

"Il progetto coordinato da Vicenza ci permette di lavorare con i quartieri con l'obiettivo di costruire una rete - ha dichiarato l'assessore alla partecipazione Annamaria Cordova a palazzo Trissino durante la presentazione dell'iniziativa -. La risposta è stata positiva fin dalla presentazione del progetto alle associazioni contattate. Fino ad ora hanno aderito Riviera Berica, San Pio X, Sant'Andrea, Bertesinella, S. Lazzaro, S. Marco: proseguirà la fase di coinvolgimento anche degli altri quartieri con cui siamo già in contatto. Inoltre abbiamo ritenuto di contattare Ipab minori e i vari gruppi scout poiché l'intenzione è quella di raggiungere in particolare i giovani: partendo dai giovani, raggiunti attraverso le associazioni Noi, costruiremo così un percorso intergenerazionale. I ragazzi rifletteranno su cosa significa integrazione, un tema ancor più di attualità dopo gli eventi accaduti nei giorni scorsi che ci devono far meditare sull'importanza di far si che l'Europa rimanga un punto fermo per la nostra cultura. I ragazzi svilupperanno dei progetti insieme agli educatori che poi verranno presentati ai quartieri e agli altri membri. Gli 11 paesi che partecipano al progetto lavoreranno sull'integrazione sotto tutti i punti di vista - prosegue Cordova -. Ci siamo incontrati per la prima volta lo scorso ottobre in Belgio: gli altri appuntamenti, a cui parteciperanno anche i ragazzi coinvolti, a turno, si susseguiranno fino alla conclusione del progetto, nel settembre 2017 a Vicenza, città capofila, dove si svolgeranno 3 giorni di incontri con la premiazione dei progetti. Realizzeremo, infine una pagina facebook ed un sito internet dove potranno interagire tutti gli 11 paesi".

Il partenariato è nato dall'ampliamento di alcune reti di città con le quali il Comune aveva già collaborato in precedenza per altri progetti europei su differenti tematiche. Ciò ha consentito fin da subito di costituire un gruppo di lavoro con un buon livello di integrazione tra i partner che collabora in modo spontaneo e pro attivo.

Il progetto Easy Towns mira dunque ad aumentare la capacità di queste 11 città nel trattare il tema dell'integrazione legata non solo al contesto multiculturale urbano, ma soprattutto alla vita di quartiere, tenendo conto del punto di vista dei cittadini, a partire dai più giovani, che possono impegnarsi in prima persona nel promuovere la tolleranza e il rispetto dei valori sanciti dalla Carta Europea dei Diritti Fondamentali, sia a livello locale che nell'ottica di una dimensione europea.

La dimensione europea del progetto consentirà ai partner di condividere le buone pratiche a livello transnazionale aumentando l'efficacia e il valore del dibattito locale ed internazionale, dando modo ai partecipanti di riflettere anche sul ruolo che l'Unione Europea può svolgere, in un mondo sempre più globalizzato, nel rendere le società d'oggi sempre più inclusive.

Attraverso il progetto, i partner metteranno in atto una serie di strumenti partecipativi, innovativi e informali, che mirano a contribuire in modo stimolante e attivo la partecipazione delle associazioni di quartiere alla vita della città, intesa come partecipazione civica.

Per quanto riguarda la città di Vicenza, non appena avuta la notizia dell'assegnazione del finanziamento europeo, l'Assessorato alla partecipazione ha convocato IPAB minori, le associazioni di quartiere, i circoli NOI e la cooperativa Alinsieme in rappresentanza nel centro giovanile di Riviera Berica, per creare il gruppo di lavoro che durante tutta la vita del progetto partecipi alla realizzazione di laboratori ed attività che coinvolgano i quartieri nell'affrontare le tematiche di progetto.

Le associazioni lavoreranno sia individualmente che in sinergia tra loro ad una sorta di “concorso di idee”, basato sull'utilizzo dei social media quale strumento di comunicazione propositivo, che permetterà di raggiungere i ragazzi e i cittadini dei quartieri cittadini, così come faranno le diverse città europee coinvolte, che stimoleranno il dibattito attorno ai temi del concorso: “Cosa si intende per Integrazione?” e “L'integrazione che vorrei nella mia città”.

Il percorso di creazione di idee, verrà supportato quindi dalle associazioni di quartiere che accompagneranno, prima di tutto i ragazzi, ad individuare cosa significhi per loro il termine “integrazione” e poi a dar corpo a questa loro visione attraverso la forma esperessiva da loro scelta.

I risultati delle due fasi di elaborazione saranno oggetto di confronto tra le città partner durante gli incontri transnazionali.

Durante il biennio di durata del progetto saranno infatti organizzati 5 eventi transnazionali previsti a Heist-op-den-Berg (Belgio), L'Alfas del Pi (Spagna), Pforzheim (Germania), Pola (Croazia) ed infine a Vicenza e 22 eventi pubblici locali (2 in ogni città partner). Obiettivo degli eventi sarà quello di raccogliere l'opinione dei cittadini, aumentare la loro consapevolezza, le loro competenze sul tema e condividere le migliori pratiche al fine di trovare approcci lungimiranti per promuovere l'integrazione e l'inclusione sociale a tutti i livelli.

Vicenza ha partecipato al primo evento transnazionale di progetto dal 19 al 21 ottobre scorso ad Heist-op-den-berg in Belgio, con una delegazione di 4 persone guidata dall’assessore alla partecipazione Annamaria Cordova ed a cui hanno preso parte una rappresentante della cooperativa Alinsieme che gestisce il centro giovanile della Riviera Berica, una rappresentante del Circolo Noi di Sant'Andrea, oltre alla referente dell’ufficio comunale per le politiche comunitarie. Ai prossimi eventi parteciperanno a rotazione anche altre associazioni aderenti al progetto.

Durante il secondo evento, ad aprile 2016, i partner si confronteranno quindi sugli approcci e le idee nate da questa prima fase di progetto, facendo partecipare alle loro delegazioni altri rappresentanti delle associazioni di quartiere, che condivideranno il lavoro fatto da tutti i gruppi e, capitalizzando quanto elaborato, si darà inizio ad un secondo periodo di attività che vedrà i giovani cittadini dei quartieri lavorare per un anno alla realizzazione delle loro opere creative sulle tematiche individuate.

A livello locale, ogni città darà risalto al lavoro fatto organizzando una giornata pubblica durante la quale le associazioni di quartiere si riuniranno per presentare il loro lavoro alle scuole e alla cittadinanza in genere.

Ad inizio 2017, alla fine del percorso creativo, i ragazzi saranno invitati a condividere le loro creazioni sulla pagina facebook di progetto in modo che si possano “votare” le idee migliori, che verranno premiate con un contributo a favore dell'associazione a cui appartengono, in un'ottica di collaborazione ed integrazione e non di competizione.

Si arriverà così all'evento transnazionale di aprile 2017 con i migliori elaborati di tutte le città partner e, tra questi, il partenariato sceglierà l'elaborato migliore che diventerà il “vincitore” a livello europeo e verrà presentato a Vicenza a settembre 2017, durante l'evento finale del progetto.

Vicenza infatti organizzerà l'evento di chiusura del progetto a settembre 2017, durante il quale, nell'arco di tre giorni, verranno ospitate le delegazioni dei 10 partner, si svolgeranno incontri, scambi e workshop sulle tematiche di progetto e si premieranno i vincitori del concorso di idee.

Easy Towns contribuirà quindi a promuovere la cittadinanza europea sostenendo la partecipazione dei cittadini al dibattito e al processo politico e decisionale, con riferimento a temi di grande rilevanza soprattutto per l'identità europea quali l'integrazione e il multiculturalismo, analizzando come i cittadini percepiscono l'attuale grado di efficacia delle relative politiche locali, nazionali e comunitarie.

L'utilizzo di forme innovative e più tradizionali di partecipazione civica - vale a dire il concorso di idee abbinato alle conferenze pubbliche - aumenterà le possibilità di partecipazione attiva di diversi tipi di cittadini e contribuirà a promuovere un dibattito costruttivo ed una maggiore cooperazione tra i diversi gruppi di cittadini e tra cittadini e amministratori locali.

Inoltre, la partecipazione dei singoli cittadini e dei giovani in particolare agli eventi internazionali e la possibilità di far partecipare rappresentanti delle associazioni locali alle visite di studio transnazionali, insieme con gli amministratori pubblici, aumenterà la consapevolezza dei cittadini sul processo di sviluppo normativo dell'Unione e favorirà la cooperazione transnazionale e i rapporti duraturi tra città partner.

Questo progetto verrà inserito nella pubblicazione nazionale curata da ECP - Europe for Citizens Point Italy (Europa per i Cittadini - punto di contatto nazionale) Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che darà risalto al lavoro svolto dal comune di Vicenza nell'ambito del programma europeo.

Per lo sviluppo del progetto l'Unione Europea ha assegnato al Comune di Vicenza, capofila del progetto, un budget di 145.000 euro, dei quali 26.175 euro dedicati alle attività specifiche del Comune di Vicenza.

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Annamaria Cordova, Easy Towns

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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