E' morto Mario Ghirardello, autista Aim, militante sindacale Usb
Mercoledi 7 Gennaio 2015 alle 11:04 | 0 commenti
Germano Raniero insieme a tutta l'Usb Vicenza in lutto ricordano Mario Ghirardello, autista Aim Mobilità militante sindacale Usb
Mario vogliamo ricordarlo per la sua tenerezza, per la sua determinazione. Lo vogliamo ricordare come amico, con cui abbiamo avuto la fortuna di passare parecchi anni insieme, come compagno. Lo vogliamo ricordare come compagno serio, documentato, chiaro e determinato nelle scelte di campo per niente incline a compromessi.
A Ilaria, la sua amata moglie, va tutto il nostro affetto, il nostro sostegno. I funerali avranno luogo giovedi 8 gennaio ore 14,45 alla chiesa di San Giorgio in Gogna a Vicenza.
Riteniamo importante riportare la testimonianza di Fausto:
Ciao Mario... ci siamo conosciuti nel 1998, quando venisti a conoscermi per capire come avevo fatto a portare gli RdB alle FTV ed a vincere in poco tempo le elezioni delle RSU.
Tu hai fatto molto meglio di me. In poco tempo hai preso il 53,7 %... Eri un computer... e te lo dicevo sempre. Avevi una mente che era un archivio e sapevi e ricordavi di tutto.
Abbiamo fatto una bella coppia, che a quel tempo non aveva rivali.
Facevano i sindacalisti per pura passione, dalla parte dei lavoratori e non dell'apparato. Ambedue fuoriusciti dalla Filt/CGIL, che ci ha sempre fatto una guerra spietata, causandoci più dolori e problemi delle varie diatribe con le nostre Aziende.
Per anni hai messo in scacco le AIM con la storia delle fasce di garanzia, e te ne andavi a Roma sorridendo, noncurante di doverti confrontare con professori e dottori, che regolarmente ti davano ragione, lasciando esterrefatti i soliti bonzi sindacali confederali.
Amavi fare quello che facevi, e sapendo i rischi non hai mai voluto coinvolgere altri colleghi, sobbarcandoti tutto il peso sulle tue spalle.
La Fit/CISL è arrivata sul punto di denunciarti con un'accusa talmente assurda che io quando me lo hai detto, credevo scherzassi. Eppure quell'assurdità è andata avanti per anni, e quando tutto è finito, ti sei sempre dimenticato di passarmi le carte affinchè io potessi denigrare gli imbecilli che ti avevano accusato. Me l'avevi detto... "a che serve?". Eppure volevo che tutti sapessero cosa ti avevano fatto....
Un leone... sei sempre stato un leone che non aveva bisogno di aiuto.
Poi la malattia, che hai vissuto come un "fastidio", un inconveniente seccante... ma che non ti ha piegato minimamente.
Venisti a casa mia, con una bottiglia di spumante a dirmi tranquillamente "mi hanno dato dai tre ai sei mesi" e non dicevi di galera...
Te ne sei andato... lottando fino all'ultimo contro quella Direzione delle AIM che anche quando sapevano tutto (non da te, che mai hai detto nulla, ma da me... cazzo... dovevano saperlo!), ti hanno sbattuto la porta in faccia.
Te ne sei andato... vecchio leone... lasciandoci tutti un po' più soli.
Ciao Mario. Sono orgoglioso di averti conosciuto e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto.
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