Due sfregi: la noia del lavoro fisso e la non obbligatorietà del carcere per stupri di gruppo
Giovedi 2 Febbraio 2012 alle 23:39 | 0 commenti
Marina Bergamin, Segretario provinciale Cgil Vicenza - L'italia non e' un paese amico di giovani e donne. In poche ore si sono susseguiti due sfregi. Prima la stupidaggine sulla noia del lavoro fisso e poi la sentenza della Cassazione sugli stupri di gruppo (Nelle violenze sessuali del "branco" è possibile applicare misure cautelari alternative al carcere cautelare, ndr).
Si resta senza fiato davanti all'arretramento culturale spacciato come moderno, alla leggerezza con cui si parla della vita di uomini e donne, alla girandola di ipotesi -tutte regressive- che si susseguono sul tema delicato del mercato del lavoro.
E' inaccettabile. Il confronto aperto con il ministro Fornero deve trovare un altro passo! Che poi sia persino diventato 'vantaggioso' stuprare in gruppo piuttosto che singolarmente e' messaggio abominevole, che le donne devono respingere. Ma quando vedra' un po' di luce questo paese? Marina Bergamin, segretaria generale Cgil Vicenza
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