Quotidiano | Categorie: Politica

Due notizie,un ricordo:governo Tambroni, 50 anni fa

Di Giorgio Langella Giovedi 8 Luglio 2010 alle 23:59 | 0 commenti

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Un caldo inizio di luglio. Due notizie e un ricordo di 50 anni fa.

Ieri, a Roma, gli abitanti dell'Aquila manifestano a Roma. Vengono fermati da un cordone di polizia, carabinieri e guardia di finanza a cento metri da Piazza Colonna. Gridano "Vogliamo solo chiedere aiuto: siamo senza casa e senza lavoro, perché non ci lasciate il diritto di manifestare?". Vengono presi a manganellate. Due di loro sono feriti (foto Ansa). Berlusconi afferma che, su questi fatti, "c'è molta strumentalizzazione".

Oggi gli operai della Mangiarotti sono in corteo (che era stato autorizzato) vicino alla prefettura di Milano. Improvvisamente i manifestanti vengono caricati dagli agenti in tenuta antisommossa. Cinque operai sono feriti dalle manganellate. La questura parla di "azioni di contenimento".

Cinquant'anni fa l'Italia democratica protestava contro il governo Tambroni (che si dovrà dimettere) appoggiato dai fascisti del MSI e dai monarchici. Ci sono morti. È doveroso ricordare i cinque assassinati dalla polizia durante una manifestazione sindacale a Reggio Emilia. Si chiamavano Marino Serri (42 anni), Emilio Reverberi (39 anni), Afro Tondelli (32 anni), Lauro Farioli (22 anni) e Ovidio Franchi (19 anni). Era il 7 luglio del 1960.

Ci sono troppe "coincidenze" con i fatti di Roma e Milano (anche se questi ultimi sono molto meno gravi). Anche oggi un governo di destra non ammette la protesta democratica di cittadini e lavoratori allo stremo ma non rassegnati e risponde con la violenza, le cariche della polizia, le manganellate.

Quello di Berlusconi e Bossi è un governo inetto e violento che colpisce i più deboli e fa pagare la crisi ai lavoratori e ai pensionati. È un governo che riesce solo a fare proclami e promesse che non vengono mantenute. Un governo di incapaci. Sarebbe bene costringerlo alle dimissioni.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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