Due notizie, un ricordo:Tambroni,50 anni fa
Giovedi 8 Luglio 2010 alle 23:52 | 0 commenti
Un caldo inizio di luglio. Due notizie e un ricordo di 50 anni fa.
Ieri, a Roma, gli abitanti dell'Aquila manifestano a Roma. Vengono fermati da unl cordone di polizia, carabinieri e guardia di finanza a cento metri da Piazza Colonna. Gridano "Vogliamo solo chiedere aiuto: siamo senza casa e senza lavoro, perché non ci lasciate il diritto di manifestare?". Vengono presi a manganellate. Due di loro sono feriti Due di loro sono feriti (foto Ansa). Berlusconi afferma che, su questi fatti, "c'è molta strumentalizzazione".. Berlusconi afferma che, su questi fatti, "c'è molta strumentalizzazione".
Oggi gli operai della Mangiarotti sono in corteo (che era stato autorizzato) vicino alla prefettura di Milano. Improvvisamente i manifestanti vengono caricati dagli agenti in tenuta antisommossa. Cinque operai sono feriti dalle manganellate. La questura parla di "azioni di contenimento".
Cinquant'anni fa l'Italia democratica protestava contro il governo Tambroni (che si dovrà dimettere) appoggiato dai fascisti del MSI e dai monarchici. Ci sono morti. È doveroso ricordare i cinque assassinati dalla polizia durante una manifestazione sindacale a Reggio Emilia. Si chiamavano Marino Serri (42 anni), Emilio Reverberi (39 anni), Afro Tondelli (32 anni), Lauro Farioli (22 anni) e Ovidio Franchi (19 anni). Era il 7 luglio del 1960.
Ci sono troppe "coincidenze" con i fatti di Roma e Milano (anche se questi ultimi sono molto meno gravi). Anche oggi un governo di destra non ammette la protesta democratica di cittadini e lavoratori allo stremo ma non rassegnati e risponde con la violenza, le cariche della polizia, le manganellate.
Quello di Berlusconi e Bossi è un governo inetto e violento che colpisce i più deboli e fa pagare la crisi ai lavoratori e ai pensionati. È un governo che riesce solo a fare proclami e promesse che non vengono mantenute. Un governo di incapaci. Sarebbe bene costringerlo alle dimissioni.
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