Albergo cittadino, sequestrati 13 mila euro per droga a un residente
Lunedi 4 Giugno 2018 alle 15:00 | 0 commenti
Durante lo scorso fine settimana - comunica in una nota stampa il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Vicenza - con l’ausilio del cane antidroga Zack, le fiamme gialle beriche hanno tratto in arresto, per spaccio di stupefacenti, un cittadino marocchino trovato in possesso di marijuana e cospicue somme in contanti. Nell’ambito di una salda collaborazione con il Servizio Assistenziale del Comune di Vicenza, tesa ad arginare lo spaccio di stupefacenti all’interno delle strutture di accoglienza per indigenti del capoluogo berico, si è deciso di sottoporre a controllo la struttura di Via dei Mille a Vicenza, segnalata come potenziale focolaio di reati di tal specie.
Nel corso della mattinata di venerdì, quindi, una pattuglia, con al seguito un operatore comunale, ha ispezionato lo stabile e ha individuato un soggetto (M.A. di anni 32), poi arrestato, trovato in possesso di una modica quantità di marijuana (circa 4 grammi) ma di una rilevantissima somma di denaro in contanti (oltre 13 mila euro).
Tale somma ha insospettito gli operatori di polizia che, dopo aver ricostruito le fonti di reddito del soggetto e del suo nucleo familiare (una moglie e tre figli minorenni), hanno acclarato che le somme non avevano di certo una provenienza lecita, ma dovevano avere un’altra fonte, posto che non lavorava da almeno 4 anni.
Tanto è vero che, nel corso dell’attività sono stati rinvenuti altri 58 grammi di marijuana, ben nascosti in una cella frigorifero in uso esclusivo al soggetto.
Lo stesso è stato accompagnato presso gli uffici in Contrà San Tomaso dove, a seguito dei rilievi foto-dattiloscopici, è stato anche accertato lo stato di clandestinità dell’arrestato, dal momento che il permesso di soggiorno era scaduto da 3 anni e non era mai stato rinnovato.
Alla luce degli elementi inerenti alla pericolosità del clandestino, che tra l’altro è gravato da precedenti per spaccio e maltrattamenti in famiglia, su disposizione del P.M. di turno, è stato associato alla casa circondariale di San Pio X.
Sabato si è celebrato il rito direttissimo nel corso del quale il soggetto non ha patteggiato la pena per i fatti addebitatigli; l’udienza è stata rinviata al 4 luglio per far meglio luce sulla vicenda. Nel frattempo al marocchino è stata comminata la misura cautelare personale dell’obbligo di firma alla p.g.
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