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Dramma morti sul lavoro, in Veneto si registra il maggior numero di decessi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Maggio 2013 alle 15:26 | 0 commenti

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Vega Engineering - In un mese, quello di aprile, le vittime a Nordest sono più che raddoppiate rispetto a quelle registrate nei tre mesi precedenti. A rilevarlo è la puntuale indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering che individua il Veneto come la regione in cui si registra il maggior numero di decessi (9), seguita dal Trentino Alto Adige (4). Mentre il Friuli Venezia Giulia fortunatamente esorcizza ancora l’emergenza.

Per quanto riguarda la graduatoria delle province è Trento ad indossare la maglia nera con 3 morti sul lavoro in quattro mesi, seguita da Treviso e Vicenza (2)  da Belluno, Padova, Rovigo, Venezia, Treviso, Verona, Bolzano (1 vittima).

L’agricoltura il settore più coinvolto dal dramma, seguito dal settore delle Costruzioni e degli autoveicoli.
Le province in cui il rischio di mortalità è più elevato rispetto alla popolazione lavorativa in Triveneto sono Trento, Belluno e Rovigo.

Il Veneto, poi, continua ad emergere anche a livello nazionale per il numero di vittime: al quinto posto dopo la Lombardia e l’Emilia Romagna (14), la Sicilia (13), il Piemonte (12), il Lazio (10).
Per incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a Nordest il dato peggiore giunge dal Trentino Alto Adige con un indice pari a 8,5 - contro una media nazionale di 5,3 - e quarto nella graduatoria del Paese. Tutti i dati sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com.

Il decesso per schiacciamento avvenuto in seguito alla caduta di oggetti pesanti è la principale causa di morte (46,2 per cento dei casi), seguita dalla caduta dall’alto e dal ribaltamento di un veicolo, mezzo in movimento, (15,4 per cento).
Le fasce d’età più colpite a Nordest sono quelle che vanno dai 45 ai 54 anni e dai 55 ai 64 anni.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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