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Dovigo e Sel: la domenica senz'auto sia punto di partenza in favore di una nuova mobilità

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Settembre 2013 alle 17:44 | 0 commenti

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Valentina Dovigo consigliere comunale lista civica e Sel - Non perdiamo altro tempo, la domenica a piedi non sia solo un’occasione per godersi la città in un giorno di festa ma diventi il momento di inizio di nuove scelte per la mobilità sostenibile. Per questo ho appena presentato quattro mozioni, sul bike sharing, sullo sviluppo della mobilità ciclabile, sulle zone 30 e sulla sicurezza delle rotatorie; mi auguro vengano discusse al più presto in Consiglio Comunale  e possano trovare un ampio consenso.

Sono interventi utili a favorire una nuova mobilità, che senza dubbio contribuiranno ad attenuare l’inquinamento atmosferico e a modificare le abitudini dei vicentini. E’ vero che la battaglia contro lo smog ha bisogno di misure da prendere su area vasta, ma è altrettanto vero che spetta alle singole amministrazioni mettere in campo quei servizi di mobilità alternativa che portano i cittadini a scegliere opzioni diverse dalla solita vecchia auto, rumorosa, inquinante ed ormai anche lenta.

"Durante la scorsa campagna elettorale, interviene Morteza Nirou candidato nella lista civica, mi sono occupato di quanto le rotatorie rappresentassero un reale pericolo per pedoni e ciclisti, per questo ho collaborato per studiare gli interventi proposti dalla mozione. Dovrebbero essere messi a punto su tutte le rotatorie site nei quartieri o vicino agli istituti scolastici."

"Altrettanta attenzione è da porre alla sicurezza delle piste ciclabili, troppo spesso - dichiara Ciro Asproso di SEL – non solo le rotatorie ma qualsiasi tipo di ostacolo, dissuasori, pedoni indisciplinati si tramutano in trappole per ciclisti, i quali preferiscono girare alla larga. Per questo tra le proposte presentate  vi è la richiesta di rimuovere tutti gli ostacoli inutili e pericolosi disseminati lungo i percorsi ciclabili, di unificare gli spezzoni troppo brevi e rivedere quelli inutilmente tortuosi, di separare con appositi pittogrammi gli spazi dedicati alla bicicletta, da quelli riservati ai pedoni."

I numeri di questi anni, in Km di piste ciclabili, in metri quadri di ZTL, in opzioni diverse dall’auto per spostarsi in città, concludono tutti, pur registrando passi in avanti, non hanno tuttavia ancora compiuto quel balzo in avanti indispensabile per modificare i comportamenti usuali di mobilità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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