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Dove fare l'università? Studentesse vicentine in viaggio verso Milano spiegano perché vogliono studiare fuori città

Di Giulia Biasia Lunedi 15 Febbraio 2016 alle 16:34 | 0 commenti

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La scelta dell'università è una cosa spesso difficile e complicata. Cosa studiare? In che città andare? Non sempre i neo diplomati studiano nella città in cui vivono. Anzi, è da quando si ha memoria che molti "migrano", andando in metropoli, città famose per la vita mondana, per i locali, i negozi e la vita frenetica da grande città. Ma per quale motivo i giovani sentono l'esigenza di andare via da casa, da amici, dai genitori, dal fidanzato o fidanzata?

Le motivazioni possono essere molteplici: chi vuole essere indipendente e sceglie la città prima dell'istituto, chi, al contrario, sceglie l'istituto e di conseguenza la città. Ma fare congetture serve a ben poco. Abbiamo chiesto a tre studentesse vicentine, Beatrice, Benedetta e Gloria, in viaggio verso Milano, di spiegarci perché stanno andando a partecipare all'open day dell'Università San Raffaele, polo universitario dell'omonimo ospedale milanese.

"Da sempre - racconta Beatrice - voglio studiare medicina e voglio farlo in una città diversa da Vicenza. Milano è una delle città che sto prendendo in considerazione. Ci sono poi Bologna e Ferrara. Non voglio studiare vicino a casa perché voglio vivere da sola, camminare con le mie gambe e conoscere persone nuove. Quindi sto guardando cosa può offrirmi in questo caso Milano." 

"Sto valutando - spiega invece Benedetta - questa università di Milano perché la facoltà di medicina è una delle migliori che si possano trovare in Italia. La preparazione che si riceve è ottima. Così mi hanno detto quando ho chiesto ad altre persone. Sto comunque tenendo in considerazione altre università, ma Padova e Verona le ho già scartate. Non voglio fare la pendolare e dover prendere il treno ogni giorno." 
"Ho scelto di andare a studiare a Milano - a parlare infine è Gloria - perché ho sempre voluto fare l'università in questa città. Inoltre il San Raffaele ha un'ottima reputazione. L'unica "fatica" sarà superare il test d'ingresso. Ma ce la farò." 
Sembra che le università venete non abbiano le capacità di attirare gli studenti. Cattiva reputazione? Non si vendono bene?
O sono queste grandi città che hanno la fama di aprire le porte del successo e prendono per la gola migliaia di ragazzi?
L'importante è che in qualsiasi università andranno ci siano professori competenti, capaci di formare in modo adeguato i futuri medici italiani. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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