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"Quel cancello non s'ha da fare", e Villa Madonna ritorna Centro Storico

Di Matteo Moschini Giovedi 7 Gennaio 2016 alle 12:25 | 1 commenti

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Voleva impedire al vicino di fare un recinto e un cancello, e incidentalmente ha fatto ricorso contro il PAT (Piano di Assetto del Territorio) del Comune di Vicenza, costringendo la Giunta a una riunione straordinaria per approvare una nuova variante al Piano di Interventi. "Una questione molto tecnica"' spiega l'assessore Antonio Dalla Pozza, "ma che ci costringe a comportarci come se fossimo di fronte a una 'variantona'"

Il Comune aveva dato via libera a quel cancello, anche perché l'area indicata, la zona di Villa Madonna, alle pendici di Monte Berico, era in previsione di diventare "area collinare" e non più Centro Storico. Fatto sta che per il vicino quel cancello "non s'ha da fare" e per una serie di rimpalli burocratici tra il TAR e il Consiglio di Stato va a finire che il Comune è costretto a rimettere l'area in Centro Storico. Un'operazione obbligata, per una variante parziale al Piano degli Interventi che di fatto cambia pochissimo le carte in gioco, salvo "costringere" la Giunta ad avviare l'iter burocratico, come se fossimo al cospetto di una "variantona".


Commenti

Inviato Giovedi 7 Gennaio 2016 alle 15:41

Possibile che il progettista, inciampi sempre su qualcosa. Grave che il Comune sia costretto a fare varianti a seguito del ricorso di un cittadino. Non potevano pensarci prima? Magari chiamando gli interessati pro e contro? Con tutti gli "sportelli" aperti dal Comune, con i soldi dei cittadini, non ne esiste uno per risolvere i problemi veri: E allora che si fa? Un'area da sempre collinare, la si trasforma in Centro Storico et voilà problem solving. Da non credere! Come le polveri sottili il limite è 50 micro, per sforare meno, alzo la media a 60 et voilà problema risolto.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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