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DOP, IGP E STG: il valore di queste sigle volute dall'UE, ben 37 in Veneto

Di Edoardo Andrein Lunedi 6 Ottobre 2014 alle 21:01 | 0 commenti

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L’origine geografica condiziona qualità e peculiarità di un prodotto e per tutelarla l’Unione Europea ha creato denominazioni d’origine come DOP e IGP (Denominazione di origine protetta e Indicazione geografica protetta) che in Veneto sono 36, più una STG (Specialità tradizionale garantita). Ma cosa caratterizza in maniera unica le eccellenze agroalimentari venete di qualità? Ecco la spiegazione di Veneto Agricoltura in occasione del Festival delle DOP venete.

Il marchio D.O.P., Denominazione di Origine Protetta, è concesso ai prodotti agroalimentari le cui caratteristiche qualitative dipendono del tutto o in parte dall’ambiente geografico in cui sono prodotti, ambiente che unisce fattori naturali, come il clima e le risorse, e fattori umani, come le tecniche di produzione e trasformazioni tipiche di un’area delimitata. Fondamentale è che tutte le fasi produttive avvengano nell'area stessa.

Le DOP venete sono 18: Prosciutto Veneto Berico-Euganeo, Salamini italiani alla Cacciatora, Sopressa Vicentina, Cozza di Scardovari e Miele delle Dolomiti Bellunesi; tra i Formaggi l’Asiago, la Casatella Trevigiana, il Grana Padano, il Montasio, il Monte Veronese, il Piave, il Provolone Valpadana e il Taleggio; e ancora l’Olio extravergine di oliva Garda e l’Olio extravergine di oliva Veneto delle zone Valpolicella, Euganei e Berici e Grappa. Infine Aglio Bianco Polesano, Asparago Bianco di Bassano e Marrone di S. Zeno.

I.G.P., “Indicazione Geografica Protetta”, è un marchio che viene attribuito ai prodotti agricoli e alimentari che posseggono qualità o caratteristiche determinate dall’origine geografica. Almeno una delle fasi produttive deve avvenire in un'area geografica determinata, ma non necessariamente tutte come invece vale per le DOP. Le I.G.P. venete sono 18, principalmente prodotti ortofrutticoli: Ciliegia di Marostica, Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese, Insalata di Lusia, Marrone di Combai, Marroni del Monfenera, Pesca di Verona, Radicchio di Chioggia, Radicchio di Verona, Radicchio Rosso di Treviso, Radicchio Variegato di Castelfranco, Riso del Delta del Po, Riso Nano Vialone Veronese, Asparago di Badoere e Asparago Bianco di Cimadolmo. Inoltre Salame Cremona, Zampone Modena, Mortadella Bologna e Cotechino Modena. Rigidi disciplinari di produzione e specifici organismi di controllo assicurano che le caratteristiche siano rispettate.

Infine la denominazione di Specialità Tradizionale Garantita S.T.G. spetta agli alimenti ottenuti da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente o con un metodo di produzione tradizionale, in uso in Italia da almeno 30 anni. Oltre alla pizza napoletana esiste solamente un'altra STG italiana, la mozzarella, regina dei formaggi freschi che non mancherà tra gli stand del Festival delle DOP domenica 12 ottobre. che Regione e Veneto Agricoltura hanno organizzato in Piazza Giorgione a Castelfranco V. (TV) domenica 12 ottobre (ore 10.00-19.00), dove il pubblico potrà anche accedere a degustazioni e acquisti direttamente dai Consorzi di Tutela. Mentre Sabato 11 è previsto presso l’Alberghiero “Maffioli”, sempre a Castelfranco V., un seminario su DOP e mercato globale (ore 9.30).

Sotto la tensostruttura, costruita per l’occasione, molti altri prodotti a denominazione d’origine saranno disponibili per degustazioni e acquisti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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