Dissesto idrogeologico, Lanzarin incalza Clini su maggiori poteri ai commissari
Mercoledi 21 Novembre 2012 alle 17:38 | 0 commenti
On. Manuela Lanzarin, Lega Nord - Audizione questa mattina del ministro all'Ambiente Corrado Clini all'VIII Commissione della Camera sulla tematica del dissesto idrogeologico, tornata quanto mai di attualità dopo l'alluvione che l'11 novembre ha colpito fortemente la Toscana lambendo altre regioni del Nord tra cui il Veneto ed il capoluogo berico. «Abbiamo evidenziato al Ministro - spiega l'on. Manuela Lanzarin - la necessità di stanziare con la massima celerità , le risorse indispensabili per l'attuazione dei Piani di intervento per le varie opere di mitigazione e per dare atto agli accordi di programma già firmati con le Regioni."
"Il Governo, come richiesto con forza in queste settimane dal Presidente Zaia supportato da una petizione partita dai territori, deve escludere questi interventi dal Patto di stabilità e definire con la massima chiarezza il ruolo del Commissario, una governance che possa agire in deroga, con celerità e determinazione nelle varie zone.»
Su preciso riferimento dell'on. Lanzarin quale capogruppo in Commissione della Lega Nord citando l'esempio del bacino di laminazione previsto a Caldogno nel nord di Vicenza (bacino inserito nel "Piano delle azioni e degli interventi", che con i suoi 3 milioni e 800 mila metri cubi d'acqua, avrebbe salvato Vicenza dalla recente esondazione), il ministro Clini ha confermato l'impegno di esaminare le richieste giunte dalla Regione Veneto, contattando a stretto giro il Governatore Zaia.
A seguire l'intervento del Ministro in Commissione, si son tenute le audizioni dei rappresentanti delle regioni colpite dalla recente calamità ai quali l'on. Manuela Lanzarin ha ribadito la posizione espressa al Governo.
«Non possiamo rimanere spettatori di altre ferite - sottolinea l'on. Lanzarin - che colpiscono i nostri territori con i cittadini che hanno la piena ragione a protestare contro le inerzie della politica. È necessario fare il possibile per superare le pastoie burocratiche.
La presa di posizione deve essere chiara ed i presidenti delle regioni, devono avere tutti i poteri previsti di Protezione Civile per poter attuare i lavori in deroga, superando scogli come gli espropri di alcune aree necessarie per la realizzazione di questi bacini.»
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.