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Il Vicenza, più che Maran preoccupa il futuro. Fuori Sisa e Preto, dentro BpVI e Zonin?

Di Insider Domenica 8 Maggio 2011 alle 12:35 | 0 commenti

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Non si può che definire una Waterloo la sconfitta di ieri a Frosinone, non solo perché subita contro l'ultima in classifica, ma anche per l'incapacità (mancanza di volontà?) palese di tentare di opporsi ai ciociari che hanno rifilato un umiliante 4-0 ai biancorossi di mister Maran. Ex mister, come sussurrano alcune voci prima del Cda di urgenza convocato per oggi e come reclamano a gran voce invece, anche su facebook, i tifosi inviperiti con lui e con la società del Lanerossi del tempo che fu?

Tutto oggi è possibile, ma a 3 partite dal termine, con una situazione di classifica con 6 punti di vantaggio sulla zona aborrita dei play out (nel caso di sconfitta dell'Albinoleffe nel suo recupero con la Reggina in cui però parte da un vantaggio di 1-0) o di 5 sul Cittadella (nel caso di qualunque altro risultato dell'Albino) e 5 di distanza da quella sognata a lungo dei play off (aggiornamento dopo il pareggio tra Reggina e Varese di oggi, n.d.r.), non c'è grande spazio né per il terrore né per le ambizioni. E siccome non è neanche tempo di gettare "schei", di cui nessuno abbonda, sicuro sarà il richiamo alla squadra con conseguente ritiro anticipato e possibili la conferma di mr. Rolando o, al massimo e ininfluente se non per calmare la piazza, la sua sostituzione con l'interno Beghetto, secondo di Maran.
Quello che è ormai certo è che il Lane, una squadra con un blasone che solo i tifosi non dimenticano, chiuderà il suo decimo anno in serie B (nessuno vuol pensare al peggio, ma a patto che in campo non vadano i fantasmi di Frosinone!) con l'ennesima delusione. L'anno del rilancio delle ambizioni, grazie a fantomatiche cordate pronte a rilevarle con annessa dote di ancora più fantomatiche risorse economiche, rischia di essere l'anno più buio in prospettiva futura. Perché al futuro bisogna subito pensare, dopo che se ne è troppo parlato senza punto concludere. Sisa, il gruppo a cui fa riferimento l'attuale proprietà rappresentata dal presidente Danilo Preto (manager e imprenditore, discusso e magari distratto su altri fronti, ma non certo tifoso, c'è da dirlo senza offesa alcuna ma pragmaticamente), ha appena lasciato la Fondazione del Teatro Comunale di Vicenza, in cui era voluta entrare ed era entrata in pompa magna con Preto sempre a rappresentarla nel Cda. Perché l'ha lasciata? Perché, sono dichiarazioni ufficiali della catena di supermercati presieduta da Sergio Cassingena, ritiene la quota di 200.000 euro annua da versare non compatibile con le attuali risorse del gruppo, concentrato sul business in crisi della distribuzione. Ora il Vicenza Calcio non è di Sisa, ma parte del mondo di Sisa dovrebbe esserne il puntello, anche se mai sono state chiarite le questioni proprietarie attuali sollevate su e da VicenzaPiù. Ma se Sisa non ha 200.000 euro per il teatro, come faranno alcuni dei suoi massimi esponenti locali a tirar fuori milioni di euro per il futuro, una volta attinto a man basse alla cassa dei talenti già ceduti? A meno che, come ipotesi subodorata, sperabile e una delle poche, se non l'unica, realistica, a salvare la patria (anche da ovvi problemi economici oggi, secondo le voci, quantificabili in circa 5 milioni) non interverga  lo sponsor più credibile, impegnato per altri due anni e, nonostante le anticipate smentite, più interessato alla vita del club per i legami, anche di affari, con parte dell'attuale vertice societario e per un'operazione sicuramente gratificante sul territorio. La Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin! Direttamente o "benedicendo" una cordata, vera questa volta. D'altronde ai soldi della sponsorizzazione ci sarebbe da aggiungere un quid, magari non tutto "bancario", perchè "integrabile" dal volano che la banca può attivare nel mondo imprenditoriale locale e non solo. E il ritorno di immagine per l'Istituto e il suo presidente non sarebbe poi così difficile da monetizzare, anche nell'interesse degli azionisti, molti dei quali sicuramente anche tifosi ...

(qui la Photo gallery della presentazione della sponsorizzazione triennale della Banca vicentina, n.d.r.)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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