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Diritti umani, protocollo d'intesa tra Comune e Università di Padova

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 14 Aprile 2015 alle 12:19 | 0 commenti

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Con l'imprimatur del sindaco Achille Variati l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e il professor Marco Mascia, direttore del Centro di ateneo per i diritti umani dell'Università di Padova, hanno apposto la firma del protocollo d'intesa tra il Comune di Vicenza e il Centro di ateneo per i diritti umani dell'Università di Padova per la promozione di attività informative, formative, di documentazione e di ricerca in tema di diritti umani, pace, dialogo interculturale, cittadinanza attiva e city diplomacy.

I dettagli dal Comune di Vicenza:

E' stato firmato oggi il protocollo d'intesa tra il Comune di Vicenza e il Centro di ateneo per i diritti umani dell'Università di Padova per la realizzazione di attività informative, formative, di documentazione e di ricerca in tema di diritti umani, pace, dialogo interculturale, cittadinanza attiva e city diplomacy.
A presentare le finalità della proposta c'erano oggi in sala Stucchi l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e il professor Marco Mascia, direttore del Centro di ateneo per i diritti umani dell'Università di Padova.
Erano presenti inoltre la presidente della sesta commissione consiliare Benedetta Minutti e Matteo Soccio, coordiantore della Casa per la pace.
"Promuovere la cultura di pace e dei diritti umani nella nostra città: è questo l'obiettivo del progetto che coinvolge il Comune di Vicenza e l'Università di Padova sancito dalla firma del protocollo d'intesa che si inserisce all'interno di un percorso che prosegue negli anni -  ha dichiarato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala -. Da diverso tempo il nostro territorio crede fortemente che la pace sia lo strumento per garantire una convivenza civile e in questa direzione i passi fatti sono numerosi. La nostra Regione è stata la prima d'Italia ad adottare una legge sui diritti umani che risale al 1988, il Comune di Vicenza è stato, invece, tra i primi d'Italia a dedicare un articolo al ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e nel contempo promuove la cooperazione fra i popoli e riconosce la pace un diritto fondamentale. A Vicenza, inoltre, da 20 anni è attiva la Casa per la Pace che lavora su questi temi. Il Centro di ateneo  per i diritti umani è nato a Padova nel 1982. Fondamentale per realizzare un accordo tra Università di Padova e Comune di Vicenza è stato il lavoro della sesta commissione, presieduta dalla consigliera comunale Benedetta Minutti, che si occupa di diritti e pari opportunità".
"Per lo sviluppo del protocollo lavoreremo insieme su quatto ambiti - ha spiegato il professor Marco Mascia, direttore del Centro di ateneo per i diritti umani dell'Università di Padova -. Il primo è il riconoscimento internazionale della pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli avvenuto a livello locale negli statuti dei comuni e delle province, come stabilito con l'articolo 2 del Comune di Vicenza che si impegna con azioni concrete a questo scopo. Si sta discutendo in questi mesi per il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace sostenuto concretamente da centinaia di lettere firmate dai sindaci dei Comuni che hanno adottato ordini del giorno favorevoli a questo provvedimento, indirizzate al consiglio dei diritti umani della Nazioni Unite: anche il Comune di Vicenza ha confermato in questo modo il suo sostegno.
Il primo step del progetto è previsto in autunno per ricordare il 2015 anno in cui coincidono  tre anniversari: il 100° della prima guerra mondiale, il 70° della fine della seconda guerra mondiale e il 70° della nascita delle nazione unite. Per questo organizzeremo un evento il 23 a Padova e il 24 a Vicenza, insieme all'International peace bureau, importante organizzazione internazionale non governativa che si occupa del tema del disarmo".
La progettazione e la realizzazione delle attività formative prevede il coinvolgimento di consiglieri comunali, volontari impegnati nell'associazionismo e insegnanti.
Inoltre verranno progettati seminari sui diritti per l'infanzia e dell'adolescenza, delle persone con disabilità, delle donne.
Si darà sostegno alla campagna per il riconoscimento della pace come diritto fondamentale delle persone e dei popoli promossa dal coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, dal centro di ateneo per i diritti umani e dalla cattedra Unesco diritti umani, democrazia e pace dell'Università di Padova.
Infine sono previsti stage e tirocini nel Comune di Vicenza per laureandi e neolaureati di Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani e Human rights and multi - level governance dell'Università di Padova.
L'accordo durerà tre anni.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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