Dipendenti comunali Vicenza, Turetta: da Zanetti attacco diretto per colpevolizzare
Venerdi 5 Febbraio 2016 alle 17:19 | 0 commenti
Riceviamo da Maria Teresa Turetta, CUB Pubblico Impiego Vicenza, e pubblichiamo
Prendiamo atto che i giorni di ferie, malattia, permessi per assistere i familiari invalidi, infortuni sul lavoro, e perfino gli scioperi, non sono più considerati diritti dei lavoratori ma “assenteismo†dagli organi di stampa, in particolare se si parla di dipendenti pubblici, costretti dalle recenti riforme pensionistiche, a restare in servizio fino alla soglia della morte, non della vecchiaia.
Questa è la notizia fuorviante che da parecchi anni viene continuamente rinfacciata al pubblico dipendente. Ha iniziato l'ex Ministro Brunetta -Forza Italia - l'opera di delegittimazione del pubblico dipendente, ora tale opera continua sotto la guida del premier Renzi -Partito democratico- e dei suoi amministratori a livello locale. Lo scopo è molto semplice ed è quello di esternalizzare il servizio pubblico a favore del privato.
Facciamo solo un esempio locale di quello che comporta lo smantellamento dei servizi pubblici che vengono appaltati al privato: la gestione del San Camillo che ha svergognato a livello nazionale il degrado di un servizio di assistenza agli anziani gestito da privati, e gli appalti di pulizie e servizi affidati a privati dal Comune di Vicenza, che sempre più celano sfruttamento del lavoro con ispezioni e sanzioni anche recenti dell'Ispettorato al lavoro che sempre riscontra situazioni non regolari e stipendi non pagati. Gli appalti di servizi pubblici ai privati ingrassano le tasche dei pescecani di turno, creano occasioni di corruzione di funzionari e amministratori pubblici, e celano forme di sfruttamento del lavoro. In più, da alcune recenti dichiarazioni dell'assessore Zanetti, che ha illustrato il piano triennale di prevenzione della corruzione, trasparenza e integrità , pare sia consolidato che i dipendenti ricevano regali da 100 euro.
Smentiamo categoricamente questo attacco diretto a colpevolizzare i dipendenti pubblici, tacciandoli da assenteisti e corrotti: nessun dipendente, non di qualifica dirigenziale, ha mai ricevuto regali da 100 euro. Sfidiamo l'assessore Zanetti a fare i nomi e cognomi di chi avrebbe ricevuto tali regali, siamo certi salterebbero fuori nomi illustri, non certo i nomi di semplici impiegati, educatori, ausiliari o cuochi. Sfidiamo l'assessore Zanetti a vietare qualsiasi regalo al pubblico dipendente per quanto riguarda il comune di Vicenza: siamo certi che per la gran parte dei dipendenti e operatori non cambierebbe nulla. Abbiamo la sensazione, invece, che l'amministrazione ipocritamente "tolleri" i regali fino ad un valore massimo di cento euro, forse per non fare correre rischi a sé stessa ed alle alte cariche dirigenziali. Come sempre due pesi e due misure, conditi da tanta ipocrisia.
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