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Difensore civico eliminato. E il cittadino paga

Di Luca Matteazzi Giovedi 8 Aprile 2010 alle 17:55 | 0 commenti

Difensore civico, il Cittadino con l'AmministrazioneLa notizia era passata un po' in sordina, come spesso capita quando norme importanti sono infilate di soppiatto in mezzo a leggi elefantiache.

In questo caso la legge in questione è la finanziaria 2010, che al comma 186 (!!!) dell'articolo 2 prevede la soppressione della figura del difensore civico comunale.

Cioè di quella figura a cui i cittadini potevano rivolgersi per reclamare quando si sentivano danneggiati dall'operato della pubblica amministrazione comunale.

Ad esempio per contenziosi sulle bollette, sulle assegnazioni di case popolari, su questioni edilizie, su disagi causati dai lavori stradali (o dai mancati lavori stradali).

Al suo posto, la legge prevede che ci si possa rivolgere al difensore civico provinciale (dove c'è: a Vicenza non è mai stato istituito), o a quello regionale, che però è, per forza di cose, molto più distante dai problemi che costituivano il pane quotidiano del lavoro del difensore civico comunale: quanti sono pronti a sobbarcarsi l'onere di una gita in Laguna per segnalare dei disagi provocati da un cantiere stradale?

Un difensore civicoA Vicenza, in ogni caso, cambia ben poco. Il difensore civico non era più in carica già da un paio d'anni, e l'amministrazione comunale - che adesso segnala la possibilità di presentare comunque reclami all'ufficio relazioni con il pubblico - non ha fatto assolutamente nulla per nominarne uno nuovo.
Ora, i limiti del difensore civico li conosciamo bene: il suo nome era scelto in base ad accordi politici (di solito era dello stesso colore della maggioranza, quindi non esattamente un rompiscatole) e i suoi poteri erano molto limitati (più che altro poteva segnalare certe situazioni, richiamare l'attenzione su determinati problemi).

Tuttavia era uno dei pochi strumenti a disposizione dei cittadini per far sentire la loro voce: vicino, comodo, e completamente gratuito. A volte anche efficace.

Adesso che non c'è più, a chi volesse reclamare contro presunti abusi e illegittimità, non resta che il reclamo all'urp, che ha poteri ancora più blandi, oppure il ricorso al Tar: disagevole, distante, e soprattutto decisamente costoso.

Insomma, l'ennesimo pesce in faccia alla gente comune, a cui si continua a negare, o a togliere, strumenti di partecipazione.

Alla faccia dei tanti discorsi sul federalismo, sulla vicinanza al territorio, sulla politica al servizio del cittadino di cui tutti si riempiono la bocca.

Al solito, si predica bene e si razzola male. Anzi, malissimo.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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