Di Lucia Coletti: solidarietà agli autori del libro "Strade Morte"
Domenica 24 Maggio 2015 alle 18:20 | 0 commenti
Laura Di Lucia Coletti, Candidata presidente della regione Veneto per la lista L'Altro Veneto. Ora Possiamo!
Come Candidata Presidente della Regione Veneto per la lista L'Altro Veneto. Ora Possiamo! esprimo la massima solidarietà mia e di tutta la lista a Marco Miloni, Carlo Costantini, Massimo Follesa e Francesco Celotto, autori del libro "Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere", la cui presentazione è stata impedita dal Prefetto di Treviso, su sollecitazione del Sindaco di Altivole.Un comportamento che appare fortemente lesivo dei diritti dei cittadini e delle associazioni che li rappresentano.
Chiedo al Prefetto di Treviso se è in grado di motivare seriamente e coerentemente il suo Atto. Atto che a me e molti altri appare come un'interferenza indebita e che non si può motivare con il fatto che ci troviamo in campagna elettorale e stigmatizzo che sia avvenuto proprio da parte di chi dovrebbe tutelare il corretto svolgimento della Campagna Elettorale stessa. Le elezioni sono un momento, in cui è più alta l'attenzione verso la politica, e quindi la cittadinanza dovrebbe avere la possibilità di essere informata e di chiedere conto alla politica di ciò che ha fatto e di quello che intende fare.
Sembra che in campagna elettorale non siano ammesse voci critiche nei confronti di infrastrutture contestate come la Strada Pedemontana, che tanta devastazione sta apportando al già martoriato suolo veneto; un'opera che è già finita sotto osservazione della Corte dei Conti e dell’Autorità Anticorruzione del magistrato Raffaele Cantone per le palesi irregolarità nell’assegnazione dei lavori e nella stipula dei contratti che hanno fatto lievitare enormemente i costi.
Chiedo alle altre forze politiche, ai Candidati Zaia, Morosin, Berti, Tosi e Moretti se condividono che in campagna elettorale sia impedita, ai cittadini direttamente interessati, la libera discussione sulle conseguenze di un’opera inutile, dispendiosa, distruttrice di suolo fertile e destinata ad aumentare l’inquinamento e a drenare ingenti risorse dalle casse pubbliche.
Ritengo che vada fatta completa chiarezza su quanto avvenuto e per questo sottoscrivo l'esposto presentato al Ministero dell'Interno dal giornalista Marco Milioni.
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