Siamo tutti ricchi ... per alzata di mano
Mercoledi 25 Maggio 2011 alle 10:00 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI FdS Vicenza
•            Un italiano su quattro (il 24.7%) è a rischio povertà . Si tratta di circa 15 milioni di persone.
•            Immigrati e donne sono sottopagati. I salari sono comunque da fame, intorno ai 1000 euro mensili.
•            Ci sono sempre più disoccupati. I giovani sono i maggiormente colpiti (circa 2.500.000). Gli occupati sono diminuiti (-1.9% al nord, -0.5% al centro, -4.3% al sud).
•            L'indebitamento familiare è cresciuto. Si intaccano i risparmi perché non si arriva a fine mese. Circa il 43% delle famiglie dichiara di vivere economicamente peggio rispetto all'anno precedente.
•            Circa 800.000 donne hanno perso il posto di lavoro a causa della gravidanza. Sono state costrette a dimettersi o sono state licenziate.
•            Le famiglie italiane non hanno avuto soldi per cibo (5.5%), medicine (11%), vestiti (17%), trasporti (8.5). Il 16% ha dichiarato di non riuscire ad arrivare a fine mese.
In pratica siamo più poveri rispetto a dieci anni fa.
Tutto questo in un paio di anni. Tutto questo mentre il governo continuava a sostenere che tutto stava andando bene ed era sotto controllo. Tutto questo per una mancanza evidente di politica. Mancano prospettive, piani, progetti di sviluppo, aiuti concreti alle famiglie, ai giovani, ai pensionati. Una situazione ben peggiore rispetto alla media europea. Una situazione evidente per chiunque. Basta andare nei quartieri, nei mercati, nei posti di lavoro per rendersene conto. Un disastro che dovrebbe condannare il governo al fallimento.
Ma per il ministro Tremonti non è così. Tremonti afferma che i dati ISTAT sono "discutibili" e fa la sua “indagineâ€. Si rivolge alla platea che sta seguendo la presentazione del rapporto 2011 della Corte dei Conti. Sono parlamentari, dirigenti dei ministeri, esponenti della Cassa Depositi e Prestiti. Gente "di un certo livello". E a questi dice, riferendosi ai dati ISTAT: "Un italiano su quattro è povero? Allora alzi la mano chi di voi lo è ... Ecco, nessuno".
Siamo tutti più tranquilli. Non arriviamo a fine mese? Non abbiamo posto di lavoro? I nostri figli devono emigrare per poter lavorare? I più "fortunati" sono precari a vita? Il lavoro intermittente è ormai la forma di lavoro più diffusa? I salari non bastano più? Si deve risparmiare su tutto (dal cibo alle medicine)? Non è vero! L'ISTAT è mendace. Ce lo fa sapere il ministro Tremonti chiedendo a una platea di benestanti se si ritengono poveri. E nessuno alza la mano. È la prova "definitiva".
In Italia siamo tutti ricchi. Per alzata di mano.
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