Dal Molin, Fracasso: "la provincia di Vicenza? Potrebbe chiudere per irrilevanza"
Mercoledi 20 Luglio 2011 alle 14:41 | 0 commenti
Stefano Fracasso, consigliere regionale del Partito Democratico - Il consigliere regionale del Pd: "Lo stallo su compensazioni è indicativo. La Provincia di Vicenza è ferma al palo".
"Lo stallo sulle compensazioni per il Dal Molin è indicativo. La Provincia di Vicenza è ferma al palo e assente su tutti i temi che contano per il futuro del territorio. Se serve solo a prolungare l'indecisione, potrebbe anche chiudere i battenti per irrilevanza".
Stefano Fracasso, consigliere regionale del Partito Democratico, commenta le divisioni nella maggioranza che hanno sin qui segnato la discussione a Palazzo Nievo sul tema delle compensazioni per il Dal Molin.
"Mentre a Vicenza - ricorda l'esponente del Pd - l'Amministrazione di centrosinistra è riuscita oltre un anno fa a promuovere un voto del Consiglio comunale condiviso anche dalla minoranza, in Provincia Pdl e Lega hanno faticato non solo a coinvolgere l'opposizione, ma persino a trovare un'intesa al loro interno".
"Abbiamo assistito ad uno stallo incomprensibile, soprattutto alla luce dell'accordo che il Comune di Vicenza ha già trovato con il Governo di centrodestra a livello nazionale. Andando avanti di questo passo - commenta Fracasso - si perde solo tempo alla ricerca di intese superate dai fatti, giusto in tempo per la pausa estiva. Se serve solo a prolungare l'indecisione, a settembre questa Provincia potrebbe anche proclamare una chiusura per irrilevanza".
"La questione del Dal Molin - conclude Fracasso - è solo una delle tante vicende in cui la Provincia sta dimostrando totale assenza progettuale. Basti pensare alla politica del mutismo a cui si assiste su quel tema essenziale e urgente per il vicentino che è la definizione di una strategia complessiva della mobilità ferroviaria, tra Tav e Sfmr. Servirebbe una visione orientata al futuro, e invece ci ritroviamo con lo sguardo corto di un'amministrazione che vivacchia gestendo l'esistente. Il futuro del territorio ha bisogno di altro".
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