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Cultura rurale:manifestazione a Roma il 9

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 8 Marzo 2010 alle 20:02 | 0 commenti

Confavi, Cultura rurale    

 

Domani 9 marzo 2010 si svolgerà a Roma la grande manifestazione nazionale del Coordinamento per la difesa e la promozione della cultura rurale.

Per informazioni clicca su elenco partecipanti, su peso economico del settore e su Manifesto Cultura rurale 
 

Manifestazone per la difesa e la promozione della cultura ruraleCoordinamento nazionale per la difesa e la promozione della cultutra rurale

CHI SIAMO:
Rappresentiamo il Coordinamento nazionale per la difesa e la promozione della Cultura rurale;
COSA RAPPRESENTIAMO:
Imprenditori agricoli, cacciatori, pescatori, allevatori a scopo professionale, ornamentale ed
amatoriale, commercianti, organizzatori di manifestazioni ornitologiche e venatorie, operatori di tutte le attività connesse agli animali, aziende produttrici di armi e munizioni sportive e di strumenti per la pesca professionale e sportiva, abbigliamento sportivo, accessori, buffetteria, produzione e commercio alimenti per animali, editoria di settore, turismo.
Rappresentiamo anche la parte propositiva del mondo ambientalista che si pone in antitesi alla
deriva integralista delle organizzazioni animaliste.
I nostri settori sono contribuenti netti per l'Erario e lo Stato, mentre i nostri detrattori vivono solo sulle spalle della collettività.
PERCHE' MANIFESTIAMO:
Per richiamare l'attenzione delle Istituzioni e dell'opinione pubblica sul fatto che esistiamo, che
rappresentiamo un notevole insieme di settori produttivi con un indotto economico molto rilevante, con importanti ricadute occupazionali.
Le nostre attività sono portatrici della cultura rurale e con essa di un insieme di valori e di un antico sapere che viene tramandato di generazione in generazione.
L'esperienza maturata nei secoli ci ha permesso di conoscere e di gestire quei patrimoni (come
quello faunistico e quello ambientale) che sono un bene dell'intera collettività.
Protezione non significa imbalsamazione, come conservazione non significa intoccabilità.
Il nostro concetto chiave è la gestione.
COSA CHIEDIAMO:
- il riconoscimento del valore sociale della Cultura Rurale e di tutte le attività umane tradizionali che in essa si riconoscono, da ottenersi anche tramite la concertazione tra Istituzioni e chi esercita tali attività, in tutte le fasi di elaborazione, costruzione ed emanazione dei provvedimenti che le riguardano;
- la salvaguardia dell'ambiente e del territorio, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti interessati, secondo il concetto ecologico che vede l'uomo e le sue attività legate alla natura,
all'agricoltura e agli animali, in un'ottica di sviluppo sostenibile, ma anche di conservazione dei loro valori e rispetto della naturalità e ruralità, quali parti del sistema ambiente, piuttosto che ad un loro uso consumistico;
- la salvaguardia degli animali, non secondo ideologie fuorvianti che vorrebbero umanizzare
l'animale, ma su basi scientifiche secondo il principio naturale che persegue la conservazione, non del singolo, ma delle specie, in un'ottica più ampia di tutela della biodiversità;
- la ricerca scientifica, attività essenziale e imprescindibile per accrescere la conoscenza ma
anche per supportare azioni concrete al servizio dell'ambiente e dell'umanità, finalizzate al
miglioramento della qualità della vita di tutti gli uomini, alla conservazione dell'ambiente che li ospita e a creare sinergie tra le attività produttive e quelle conservative, in modo che le une non penalizzino le altre;
- l'educazione e l'istruzione delle nuove generazioni, che hanno il diritto ad un corretto
insegnamento relativo al rapporto uomo-natura, libero da condizionamenti ideologici o
emozionali, essenziale anche per una visione di vita più positiva e realistica, da ottenersi
anche tramite programmi didattici che tengano conto della ruralità, delle nostre radici, delle
nostre tradizioni e tramite la comunicazione, la collaborazione e un interscambio costruttivo
anche con tutti gli altri Paesi;
- il rispetto del diritto di tutti i cittadini, ad una corretta informazione, anche garantendo a tutti il contraddittorio sui media, in eguale spazio e visibilità.


Confavi: Via F. Foscari 8 - 36016 Thiene (VI) - tel. 0445 371186 - fax 0445 376168

e-mail: [email protected]

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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